Niente trasparenza sui pesticidi: il Parlamento Ue affossa la riforma

Non c’è più tempo, e la riforma per rendere più trasparente l’iter di autorizzazione dei pesticidi da parte dell’Efsa finisce sul binario morto. Il Parlamento Ue ha votato – contrario solo il gruppo Efdd – per rinviare alla prossima legislatura – di fatto mettendo quasi la parola ‘fine’ sull’atto – la riforma della  General food law proposta dalla Commissione, in cui è inclusa la norma che obbliga a pubblicare tutti i dati e gli studi in base ai qualisi autorizza o meno l’uso di un fitofarmaco.

Ignorata la volontà dei consumatori

Trasparenza e desecretazione degli atti erano gli obiettivi che oltre un milione di consumatori europei chiedevano con l’Ice StopGlifosato, proponendo alla Commissione Ue proprio di “riformare le procedure di approvazione dei pesticidi in Ue, affinché si basino unicamente su studi pubblicati, che siano commissionati dalle autorità pubbliche competenti e non dalle aziende produttrici”. Il Parlamento Ue aveva istituito una Commissione ad hoc e si era giunti proprio alla proposta di riforma. Che ora però finisce sul binario morto.

Efsa: “Contrari al rinvio della riforma”

Qualsiasi rallentamento nell’iter legislativo della riforma del sistema europeo di valutazione del rischio nella filiera alimentare sarebbe “spiacevole“. Così, come riporta l’Ansa.it, ha commentato un portavoce dell’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare.  “L’Efsa – prosegue il portavoce – ha perseguito da molti anni un approccio open sui dati e la riforma è un’opportunità per aumentare i nostri sforzi verso l’apertura dei dati. Sarebbe anche un segnale molto positivo per i cittadini se la risposta delle istituzioni all’iniziativa dei cittadini europei potesse essere promulgata prima delle elezioni del prossimo anno per il Parlamento europeo. Speriamo ancora che il Parlamento e il Consiglio trovino un modo per riavviare le discussioni su questo importante dossier”.

Consumatori: “Stop alla segretezza degli studi”

“Condividiamo, la preoccupazione dei deputati per la necessità di ottenere un buon accordo ma da tempo i consumatori europei chiedono di porre fine alla segretezza intorno agli studi che l’Efsa usa per valutare la sicurezza delle sostanze e degli ingredienti destinati a finire nel nostro cibo. Non credo debbano aspettare più a lungo”, ha commentato di Monique Goyens, direttrice del Beuc, l’organizzazione delle associazioni dei consumatori europee,