Un bel bicchiere di aceto per disintossicarsi o perdere peso. Non puro, ci mancherebbe altro, ma annacquato o in capsule o ancora aggiunto ad altre bevande. La nuova moda arriva dagli Stati Uniti dove le testimonianze dei soliti Vip e degli influencer hanno dato vita a un settore “salutistico” di tutto rispetto, il cui protagonista indiscusso è l’aceto di mele.
Molti dei benefici sono esagerati, afferma a Consumer Reports (il mensile dei consumatori nordamericani) Whitney Linsenmeyer, istruttrice di nutrizione presso la St. Louis University e portavoce dell’Academy of Nutrition and Dietetics. “L’aceto è assolutamente un ottimo strumento in cucina”, dice. “Tuttavia, i consumatori dovrebbero diffidare di affermazioni vaghe sulla salute”.
L’esperta demolisce in particolar modo l’idea che possa aiutare nelle diete. Se è vero, spiega, che in un piccolo studio giapponese chi lo consumava regolarmente ha perso una piccola quantità di peso, è altrettanto vero che lo ha recuperato rapidamente. E togliamoci dalla mente anche l’idea detox che tanto va di moda di questi tempi.
Più incerto, invece, l’effetto positivo per i diabetici sul calo della glicemia. L’aceto può effettivamente migliorare la sensibilità all’insulina nelle persone con diabete di tipo 2 e rallentare la digestione dei carboidrati, come ha dimostrato uno studio greco del 2015. Una revisione del 2018 pubblicata sul Journal of Evidence-Based Integrative Medicine conclude, però, che i benefici non sono significativi e che sono necessarie ulteriori ricerche.