Finora era considerato un caposaldo degli integratori: gli acidi grassi Omega 3 a base di olio di pesce sono una sostanza “salvacuore”, che aiutano nei problemi cardiovascolari. Ma adesso arriva un maxi-studio a smentire la convinzione comune. La ricerca diffusa dalla Cochrane Library, organizzazione internazionale no-profit che valuta e diffonde informazioni su efficacia e sicurezza degli interventi sanitari, sostiene che gli Omega 3, così come dicono i dati raccolti, non contribuiscono affatto a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari, morti da infarto, eventi di malattie coronarie, ictus o irregolarità cardiache.
Quasi 80 ricerche al vaglio
Per dirlo la Cochrane ha analizzato 79 studi precedenti che avevano coinvolto oltre 112mila persone, ripassando sotto verifica anche il metodo in modo da rilevare eventuali parzialità o errori sistematici. Il risultato è dunque: nessun chiaro beneficio clinico dimostrato nei disturbi cardiaci. I grassi omega 3 sono stati finora ritenuti importanti per il cuore perché sono molto utili nel costruire le membrane delle cellule, ma lo studio della Cochrane dice altro.