L’Istituto di autodisciplina pubblicitaria ha stabilito non fondata la promessa di una copertura generalizzata 4G+. A ricorrere al Giurì erano stati i due concorrenti del nuovo operatore low cost, Tim e Vodafone, che hanno visto accolti i loro dubbi. Nella stessa pronuncia, il Giurì ha considerato “non adeguata” la trasparenza dell’informazione sui costi di attivazione (9,99 euro) e sui limiti di utilizzo dei dati in Europa (2 GB, contro i 30 GB disponibili in Italia). Per questi motivi, lo Iap ha deciso che Iliad dovrà interrompere la diffusione dello spot e delle affissioni oppure sostituirli dal 20 luglio. Nella stessa pronuncia, l’Istituto si è espresso su un’istanza riconvenzionale presentata da Iliad. L’operatore ha chiesto allo Iap di esprimersi sul messaggio diffuso da Tim “Il prodotto TIM che ti permette di accedere alla rete mobile 4GPlus di TIM ovunque ti trovi” – “Grazie alla rete TIM 4GPlus, TIM HUB 4G ti offre un’esperienza di navigazione ottimale fino a 260 Mega!”. Anche in questo caso il Giurì ha ritenuto che il messaggio contestato sia in contrasto con l’art. 2 CA limitatamente alla frase “ovunque ti trovi” ed in questi limiti ne ordina la cessazione.