Contraffazioni e sofisticazioni sono spesso origine di tossinfezioni alimentari. Ma non sempre è colpa di produttori e venditori senza scrupoli. Perché anche i consumatori, ultimo anello della catena alimentare, hanno le loro responsabilità e regole da seguire. L’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR) ha pubblicato una guida con utili consigli per evitare contaminazioni in casa. Noi ne abbiamo selezionati alcuni per voi.
Come entrano i germi patogeni in cucina?
Arrivano tramite…
- Cibi crudi come carne, pollame, pesce, uova, frutta e verdure
- Persone, specialmente quelle con malattie infettive;
- Animali come cani e gatti, roditori e insetti.
Il primo rischio sono le cross-contaminazioni
Pesce crudo in frigo accanto all’insalata fresca senza essere ricoperta? Meglio di no. I microrganismi possono trasferirsi da un alimento all’altro se entrano in contatto. Ma anche tramite le mani, gli utensili e i piani di lavoro.
E allora come evitare le contaminazione crociate?
- Riporre i cibi sempre in contenitori;
- Evitare il contatto tra cibi crudi in frigo;
- Lavare adeguatamente tutto ciò che entra in contatto con alimenti crudi.
Carne, pollame e pesce i più a rischio. A cosa fare attenzione?
- Scongelare gli alimenti surgelati in frigo per ridurre la propagazione di batteri sulla superficie. Subito dopo cucinarli;
- Assicurarsi sempre della giusta cottura dei cibi. E se non si è sicuri, controllare la temperatura interna usando un termometro per carne (la temperatura perfetta sono almeno 70° C per 2 minuti);
- Non lavare la carne di pollo perché i germi possono diffondersi. Se non se ne può fare a meno, lavare subito le superfici.
E per le uova?
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Le uova crude possono contenere patogeni all’interno o sul guscio.
- Conservare le uova crude in frigo a una temperatura massima di 7 ° C per ridurre la potenziale propagazione di Salmonella;
- Meglio non usare le uova con il guscio molto sporco o crinato;
- Evitare uova crude in piatti che non prevedono cotture.
Come scaldare e raffreddare i cibi?
- Cuocere fino a raggiungere almeno i 70 ° C che devono rimanere costanti per 2 minuti al cuore dell’alimento. La cottura a temperature interne da 70 ° C a 100 ° C uccide la maggior parte dei patogeni esistenti;
- Mantenere i cibi caldi a una temperatura pari o superiore a 65 ° C o raffreddarli a temperatura pari o inferiori a 7 ° C;
- Conservare gli avanzi nel frigo e consumarli entro 2 o 3 giorni.
In cucina non è tutto oro quel che luccica
Poiché i batteri sono troppo piccoli per essere visti a occhio nudo, superfici o mani che sembrano pulite non è detto siano prive di germi. È bene ricordare che:
- L’uso di un semplice detergente domestico è sufficiente;
- Panni, spugne e spazzole potrebbero contenere patogeni. Andrebbero lavati e sostituiti spesso;
- In generale, le spugnette non sono particolarmente adatte per la pulizia perché si asciugano lentamente e spesso non vengono cambiate abbastanza frequentemente. I batteri possono moltiplicarsi rapidamente a temperatura ambiente, in particolare su panni bagnati e spugne.
Infine, la regola d’oro per eccellenza, quella che si insegna a tutti i bambini: lavarsi sempre le mani!