L’Istituto tedesco per la valutazione del rischio (Bfr) ha abbassato i limiti di legge dei glicoalcaloidi presenti nelle patate per garantire la sicurezza dei tuberi dopo alcuni casi di avvelenamento.
Nel novembre 2015 furono registrati casi di avvelenamento addirittura di un’intera famiglia correlata al consumo di piatti a base di patate, del resto molto diffuse in Germania. Le indagini rivelarono che le patate avevano un contenuto di glicoalcaloidi pari a 236 mg/kg, milligrammi per chilogrammo. Fino ad allora una concentrazione nel limite di 200 erano considerata sicura. Tuttavia a seguito di studi il Bfr ha convenuto che tale limite dovrebbe essere dimezzato, ovvero porlo a 100 mg/kg, per avere la certezza di consumare tuberi sicuri, ovvero con un contenuto di glicoalcaloidi non nocivo per la salute umana.
Di più, l”Istituto tedesco per la valutazione del rischio ha abbassata la Dose giornaliera tollerabile a 0,5 mg di glicoalcaloidi per kg di peso corporeo al giorno.
Nello stesso tempo l’autorità tedesca ha ricordato una serie di raccomandazioni ai consumatori per evitare rischi nell’assunzione di patate:
- Le patate devono essere conservate in un luogo fresco, buio e asciutto;
- Le patate vecchie, secche, verdi o fortemente germinate, nonché le bucce di patata non sono adatte al consumo;
- Le parti verdi e i germogli devono essere rimossi;
- Se i consumatori vogliono mangiare la buccia, bisogna che le patate siano fresche e non danneggiate;
- Le patate e i piatti a base se hanno un sapore amaro non vanno mangiati;
- I bambini piccoli in particolare non dovrebbero mangiare patate non sbucciate;
- I consumatori non dovrebbero riutilizzare l’acqua in cui le patate sono state bollite
- L’olio usato friggere per i prodotti a base di patate dovrebbe essere sostituito regolarmente.