Il fumo entra lo stesso negli ambienti dove è vietato, e lo fa attraverso indumenti e altre superfici su cui si va a depositare quando qualcuno fuma anche all’esterno. Lo riporta l’Ansa che cita lo studio della Drexel University, pubblicato sulla rivista Science Advances. Il team di esperti ha dimostrato che il residuo chimico del fumo di sigarette passa negli ambienti diversi dall’area in cui qualcuno ha acceso una sigaretta, attaccandosi all”aerosol’ (particelle solide sospese) presente nell’aria. “Ad esempio – scrive l’Ansa – studiando la composizione dell’aerosol di una classe vuota dove nessuno ha mai fumato, gli esperti hanno visto che il 29% dell’aerosol presente nella classe conteneva tracce di sostanze tossiche di fumo di sigaretta”. “Questo studio – afferma uno degli autori, Michael Waring – mostra che il fumo di terza mano, che sempre di più risulta essere pericoloso per la salute come il fumo passivo, è molto più difficile da evitare negli ambienti interni dove è vietato fumare rispetto a quanto ritenuto finora”.