Il governo canadese riceve il 10% di royalties dalle vendite del primo animale geneticamente modificato al mondo, un salmone GM Atlantic, come può dettare le regole di sicurezza senza confilitti di interessi?
Il dubbio, lanciato dalla Canadian Biotechnology Action Network (CBAN), è più che comprensibile.
“Siamo preoccupati che il governo sia responsabile della regolamentazione di questo pesce transgenico e abbia anche una parte importante nel suo business”, ha affermato Lucy Sharratt della CBAN.
Le royalties fanno parte di un accordo di sovvenzione di 2,8 milioni di dollari nel 2009 tra la società AquaBounty e un’agenzia del governo federale camadese. I canoni saranno pagati al governo del Canada fino al rimborso dell’importo della sovvenzione. Se il salmone biotech non avesse successo commerciale, non ci sarebbe alcun obbligo per la società di rimborsare i fondi del governo.
“Il pesce geneticamente modificato è stato sviluppato con fondi pubblici ma senza consultazione pubblica e viene venduto senza etichette”, denuncia Sharratt. “Se i canadesi acquistano inconsapevolmente salmone GM, il governo ottiene il 10% del profitto”.
Nel 2016, Health Canada ha approvato il pesce GM per il consumo umano. Nel 2013 il ministro dell’Ambiente e del Cambiamento Climatico ha approvato la produzione di salmone GM a Bay Fortune a Prince Edward Island (PEI), dove le uova di salmone transgenico sono attualmente prodotte e poi spedite a Panama per la coltivazione in un piccolo sito pilota.
La società AquaBounty, controllata di maggioranza della società di biotecnologia statunitense Intrexon, deve ancora ottenere l’approvazione dall’Environment and Climate Change Canada, ma gli accordi commerciali fanno dubitare di questo processo.