Il giorno del giudizio, per i clienti di Banca Base di Catania, doveva essere oggi. Ed è arrivato perfino in anticipo, nella serata di ieri, con uno striminzito comunicato sul sito istituzionale di Banca Base in cui si legge: “Il Commissario Straordinario di Banca Base S.p.A. in a.s., con riferimento alla sospensione dei pagamenti disposta con provvedimento del 13 febbraio 2018, comunica di avere richiesto all’Autorità di Vigilanza – che ha concesso in data 13 marzo 2018 la richiesta autorizzazione – di prorogare la misura di sospensione dei pagamenti ex art. 74 t.u.b. per Banca Base S.p.A. in a.s. per un ulteriore mese”.
Del crack silenzioso – così lo abbiamo definito, visto il silenzio assordante dei media su una questione che riguarda circa 2mila correntisti – il Salvagente aveva registrato anche la richiesta delle associazioni dei consumatori, in prima fila Federconsumatori Catania, che aveva chiesto un incontro ai vertici straordinari della banca, ancora senza esito.
Ora c’è da registrare la reazione del presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro: “Basta blocchi! Non paghino i correntisti! La Procura apra un’inchiesta e accerti le responsabilità con urgenza”.