Miti alimentari, le “corrette” abitudini che ti ingannano

Dividere i nutrienti tra pranzo e cena e mangiare tanta frutta sono solo alcune delle abitudine alimentare quotidiane che pensiamo corrette e invece non aiutano a restare in forma né tanto meno e perdere peso.

Alcuni amici mi consigliano a pranzo di mangiare principalmente pasta e conservare le proteine per la cena. Inoltre mi dicono che le verdure sono solo un buon contorno della pietanza, ma non di più

FALSO Un modo giusto e corretto di alimentarsi è quello di introdurre i vari macronutrienti, ovvero proteine, grassi e carboidrati, in modo equilibrato e distribuito nei vari pasti giornalieri. Al contrari, separarli durante la giornata può comportare degli svantaggi per la nostra salute. Ad esempio consumare troppi alimenti a base di amidi e quindi di carboidrati a pranzo tende a favorire la nota “pennichella” pomeridiana mentre l’eccesso nel consumo di proteine durante la cena può rendere l’abbraccio da parte di Morfeo più difficile facendoci restare svegli più a lungo. In generale, può accadere anche che questo approccio porti involontariamente ad eccedere nelle quantità di zuccheri e/o di proteine e questo pensando di compensare le calorie introdotte, comunque non sempre questo modo di distribuire i macronutrienti è la soluzione ideale per una sana alimentazione. Vale anche la pensa di ricordare che le verdure sono fra gli alimenti quelli che sono più spesso presenti sulla tavola e nel caso del piatto unico, che oggi rappresenta un’alternativa molto diffusa, possono rappresentare anche la metà dello stesso e questo fa meritare loro di essere promosse da contorno a vero e proprio piatto principale da portare a tavola. Dimenticavo di aggiungere che le patate sono tuberi ricchi in carboidrati e non delle verdure per cui cerchiamo di non ingannarci facendo passare una porzione abbondante di patate al forno o fritte come un contorno salutare.

Amo la frutta e ne mangio in gran quantità, non ingrasserò certo per qualche frutto in più

FALSO Mangiare tanta frutta rappresenta certamente un grande vantaggio per la ricchezza di vitamine, microelementi, antiossidanti e sostanze utili per prevenire e stare in forma che essa contiene. Purtroppo con la frutta s’introduce molto fruttosio, ovvero lo zucchero presente nella frutta e quando se ne mangia troppo si favorisce un aumento dei livelli di trigliceridi, si può avere il fenomeno del fegato grasso e del nostro peso forma cominciamo a perderne in parte il controllo. Esiste un vero e proprio paradosso del fruttosio e questo spiega perchè la frutta va considerata attentamente in una dieta bilanciata e ancora più attentamente i derivati come marmellate, composte o i succhi di frutta. Tutta quest’attenzione è meno pressante nel caso delle verdure che non forniscono grandi contributi di fruttosio mentre invece ci donano comunque sostanze utili per la nostra salute talvolta anche più della frutta, infatti basti pensare che i peperoni contengono più vitamina C degli agrumi per apprezzare le proprietà delle verdure a volte considerate solo dei semplici contorni.

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Per essere in piena forma credo che serva anche mangiare dei grassi

VERO Il solito equilibrio, che spesso ricordiamo essere una delle regole auree da seguire a tavola, prevede che i grassi siano compagni alla pari di proteine e carboidrati. I grassi spesso pagano una generica cattiva reputazione che è dovuta solo a qualche “pecora nera” che crea più problemi che vantaggi a chi li consuma. Ad esempio i grassi trans oppure gli idrogenati che sono fonti di rischio per il sistema cardiocircolatorio, ma anche i grassi saturi se troppo abbondanti nella nostra dieta, comportano dei rischi da valutare in modo attento. Con queste premesse spieghiamo perchè dobbiamo controllare il nostro consumo di burro, olio di cocco, prodotti da forno e grassi idrogenati. Al contrario, pesce, frutta secca, grassi monoinsaturi come l’olio extravergine di oliva ci forniscono non solo le calorie necessarie, ma anche vitamine come la E oppure i polifenoli che ci proteggono dalle inevitabili reazioni di ossidazione che avvengono nelle nostre cellule e tante altre molecole bioattive. Abolire del tutto i grassi dalla dieta sarebbe come pretendere di far funzionare un motore a scoppio senza lubrificarlo, ma è anche vero che troppo olio nel motore ne abbassa il suo rendimento e inquiniamo molto di più. In poche parole, mangiare grassi buoni, protettivi, in giusta quantità e nel giusto rapporto con gli altri macronutrienti permetterà al nostro motore di funzionare al meglio e di durare di più.

Tutti mi consigliano di bere del succo di limone diluito in acqua per riequilibrare l’acidità, ma io non sono convinto del tutto

VERO Una delle ultime mode nel mondo della nutrizione, vede tante persone bere del succo di limone appena svegli la mattina convinti che così possiamo disintossicarci dalle inevitabili tossine accumulate nella giornata precedente e inoltre, col succo di limone e grazie all’acido citrico combattiamo l’alcalinizzazione del nostro organismo. Metabolicamente uno dei meccanismi che meglio sappiamo attuare da soli è quello di controllare l’acidità del sangue grazie ad un processo che coinvolge il fosfato delle ossa e l’anidride carbonica. Troppo acido citrico rende più acidi i succhi del nostro stomaco e nel contempo un ambiente acido troppo forte tende ad erodore lo smalto dei denti indebolendoli. È bene lavare i denti appena dopo mangiato così da evitare problemi odontoiatrici proprio per sfavorire questi effetti di acidità, i cibi sono per la maggior parte acidi, e per contrastare i batteri colpevoli delle carie dentrie. Stabilito che l’acido citrico non ha questi effetti magici sul nostro corpo e che la vitamina C del limone funziona bene anche con una acidità meno forte, si può dire che una premuta di limone non può sostituire uno stile di vita sereno e un’alimentazione sana. Del resto il detto “essere acido” non è sinonimo di persona sana e senza tossine e tantomeno è un complimento di cui essere fieri.