Monsanto pretende da Avaaz i dati di chi ha firmato contro il glifosato

“Abbiamo appena ricevuto un ordine di esibizione di 168 pagine da parte di Monsanto. È un documento legale che ci ‘intima’ di consegnare entro pochissimi giorni ogni email, appunto o documento che menzioni Monsanto, compresi i nomi e gli indirizzi e-mail dei membri di Avaaz che hanno firmato campagne su di loro!”. La lettera dei fondatori di Avaaz, la piattaforma di petizioni, pubblicata dal portale Italiachecambia.org parla chiaro: la multinazionale ha deciso la strategia del rullo compressore contro chi prova a fermare l’avanzare degli Ogm. 

La battaglia del glifosato

“Secondo l’ordine di esibizione – scrive il team di Avaaz – Monsanto avrebbe bisogno di tutte le nostre informazioni personali per difendersi nei processi in cui il glifosato è accusato di provocare il cancro. Se la cosa vi sembra assurda, non siete soli! Purtroppo però la loro richiesta è stata autorizzata da un tribunale statunitense, quindi non possiamo fare altro che procurarci urgentemente gli avvocati migliori”. Il portale spiega la preoccupazione: “Se riescono a mettere le mani sulle nostre informazioni personali non possiamo prevedere per cosa le useranno”.

Come contribuire alla difesa di Avaaz

Per questo viene chiesto a tutti i sostenitori di fare una donazione per contribuire alla difesa legale contro la Monsanto: “Dona ora per aiutare a difendere Avaaz e far capire a Monsanto che non ci faremo intimidire”. Il portale specializzato in petizioni aggiunge: “Non conosciamo i loro piani, ma sappiamo bene perché sono arrivate queste 168 pagine. Avaaz ha battuto ripetutamente Monsanto in enormi battaglie normative, per esempio bloccando il rinnovo a lungo termine della licenza sul glifosato, il diserbante su cui si regge tutto il loro impero agrochimico. Stiamo vincendo. E quindi vogliono cambiare gioco”.

 

 

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