Magari non proprio gradevolissime al palato ma certamente utili per il nostro cuore. È quanto si ricorda ogni giorno chi assume integratori a base di olio di pesce. Una certezza destinata a vacillare dopo il recentissimo lavoro pubblicato da Jama Cardiology.
Un’estesa analisi non ha trovato prove a sostegno dell’uso di questi supplementi per la salute del cuore. Lo studio, basato su dati provenienti da quasi 78.000 persone in tutto il mondo.
“Gli integratori di olio di pesce non hanno benefici per il cuore”, taglia corto Robert Clarke, l’epidemiologo dell’Università di Oxford che ha guidato lo studio.
Il nuovo studio ha raccolto dati da 10 studi clinici che includevano un totale di 77.917 persone (età media: 64 anni) che hanno assunto integratori di olio di pesce per una media di 4,4 anni e non ha trovato alcun collegamento tra l’assunzione di integratori e la riduzione dei rischi.
Le nuove scoperte confermano quanto sosteneva un rapporto dello scorso anno dell’American Heart Association (AHA), che non ha trovato quasi nessuna connessione tra supplementi di olio di pesce e la prevenzione delle malattie cardiache. Il rapporto dell’AHA ha rilevato, tuttavia, che tra le persone che avevano già sofferto di infarto o insufficienza cardiaca, la supplementazione di olio di pesce era legata a un lieve (10%) calo del rischio di morte per malattie cardiache.
Quel barlume di speranza non dovrebbe essere sopravvalutato, spiega David Siscovick, vicepresidente senior per la ricerca presso l’Accademia di Medicina di New York, che ha guidato il la ricerca dell’AHA. Potrebbe essere stato il risultato del modo in cui i ricercatori hanno analizzato i dati, spiega, o del modo in cui le domande sull’uso dell’olio di pesce e sulla salute del cuore sono state poste ai pazienti.
Se l’alternativa in pillole è più che incerta, però, il buon vecchio metodo di inserire nella dieta il pesce grasso in sé, come salmone e sardine, rimane la scelta più salutare e un buon modo per ottenere gli acidi grassi omega-3, insieme a proteine magre e altri nutrienti, dicono gli esperti. La stessa American Heart Association raccomanda di mangiare due porzioni da 100 grammi di pesce a settimana.
Per dirla come Siscovick: “Ci sono molti benefici per la salute che non si ottengono dall’assumere le pillole.”
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