Assunta regolarmente, l’aspirina può provocare molti effetti collaterali. Aumenta, ad esempio, come  indicato in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Lancet il rischio di emorragia interna soprattutto negli over 75. Per questo motivo, i cardiologi sono concordi nel somministrare il farmaco, a questa particolare fascia di popolazione, secondo regole ben precise.
Aiuta a prevenire gli infarti
La malattia cardiovascolare è spesso causata dalla presenza di arterie ristrette. L’aspirina è un farmaco antipiastrinico. Ciò significa che impedisce alle piastrine (un tipo di cellule del sangue) di aggregarsi e formare coaguli di sangue nelle arterie. “Per le persone con malattia cardiovascolare accertata, in particolare per coloro che hanno già avuto un infarto o ictus, ci sono prove certe che l’assunzione di un’aspirina giornaliera riduce significativamente il rischio di un secondo evento cardiovascolare” spiega Marvin M. Lipman, consulente medico di Consumer Reports.
Nessuna certezza per gli over 75
Una certezza che non ha chi la prende a solo scopo precauzionale, specialmente gli over 75. La task force dei servizi preventivi degli Stati Uniti, un gruppo indipendente che sviluppa raccomandazioni in materia di assistenza sanitaria preventiva, afferma, infatti, che attualmente non esistono prove sufficienti per valutare i benefici e i danni dell’aspirina negli adulti di 70 anni e oltre. Il suggerimento è, quindi, sin questi casi di valutare assieme al medico i rischi e i benefici dell’eventuale assunzione di aspirina. Inoltre, altra regola è assumerne la dose giornaliera più bassa possibile. Il rischio, infatti, aumenta con il dosaggio.
Mai smettere l’assunzione improvvisamente
C’è ancora un altro rischio da non sottovalutare. Mai interrompere improvvisamente la terapia. Uno studio svedese pubblicato nel settembre 2017 sulla rivista Circulation ha rilevato che interrompendo bruscamente l’assunzione di aspirina, aumenta del 37% il rischio di infarto o ictus.
Aspirina e cancro
L’uso a lungo termine di aspirina giornaliera a basso dosaggio sembra ridurre il rischio di cancro del colon-retto. Ma la task force non lo consiglia per tutti raccomandando l’assunzione giornaliera di aspirina solo alle persone tra 50 e 59 anni che sono anche a rischio di malattia cardiovascolare nei prossimi 10 anni e soddisfano altri criteri.
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