Un emendamento alla Legge di bilancio salverà le nuove regole contro i maxi-conguagli in bolletta dal finire in un binario morto. La proposta di legge, passata alla Camera, rischiava infatti di non essere approvata in forma definitiva entro la fine della legislatura.
Le data di inizio
Sarà vietato ai fornitori di servizi come acqua, luce e gas di pretendere dagli utenti domestici e dalle microimprese conguagli per consumi avvenuti più di due anni prima. Nello specifico, la nuova normativa avrà effetto per bollette successive al 1 marzo 2018 nel caso dell’elettricità, al 1 gennaio 2019 per il gas, e dal gennaio 2020 per l’acqua. La regola vale anche per i rapporti tra venditori e distributori per gas ed elettricità: Le microimprese vengono identificate con le aziende con meno di 10 dipendenti o con un bilancio annuo inferiore ai 2 milioni di euro.
Le altre novità
Toccherà all’Autorità per l’Energia definire entro 90 giorni dall’entrata in vigore della Legge di bilancio le misure necessarie all’implementazione delle novità. Le altre novità contenute nell’emendamento approvato in commissione Bilancio dai deputati Simone Baldelli (Fi) e Lorenzo Becattini (Pd) il diritto dell’utente alla sospensione del pagamento della fattura in attesa della verifica della legittimità della condotta dell’operatore e al rimborso automatico in caso di indebito conguaglio entro tre mesi dalla verifica, a meno che l’errore di rilevazione sia imputabile al cliente. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dovrà inoltre dare delle indicazioni per assicurare la certezza della data di spedizione delle fatture, in modo da riceverle ormai scadute, come purtroppo avviene in alcuni casi. Altra novità: la facoltà per l’Aeegsi di definire incentivi per l’autolettura dei consumi e la partenza il 1 luglio 2019 del Sistema informatico integrato che permetterà agli utenti di accedere ai dati riguardanti i loro consumi di energia elettrica e gas.