Tari “gonfiata”, il ministero blocca gli aumenti. Mdc: “Bene, ora i rimborsi”

“Anche il ministero dell’Economia, come sempre abbiamo sostenuto, considera illeciti gli aumenti per il 2018 per la Tariffa rifiuti. Ora però l’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, deve aprire un tavolo per rimborsi automatici e modalità chiare per eventuali conguagli a favore dei contribuenti”. È soddisfatto – almeno a metà – Francesco Luongo presidente nazionale del Movimento difesa del cittadino.

“Aumenti illegittimi”

Il Mef, rispondendo d una nuova interpellanza del deputato del Movimento 5 stelle Giuseppe L’Abbate ha chiarito nuovamente che – scrive in una nota l’associazione “il mancato gettito della Tari può essere caricata sugli anni successivi solo quando dipende da ‘riduzione delle superfici imponibili’ oppure da ‘eventi imprevedibili’. E fra questi non rientra il caso della moltiplicazione del tributo sulle pertinenze in violazione del DPR 158/99“.

Il ministero, sottolineano da Mdc,  “ha confermato quanto ribadito più volte dal presidente Luongo, ovvero l’assoluta illegittimità di aumenti ritorsivi della Tari nel 2018 perché non correlati ai costi del servizio effettivi sostenuti dalle aziende di raccolta e smaltimento dei rifiuti bensì ad un errore degli uffici tributi dei Comuni”.

Ora i Comuni pianifichino i rimborsi

Soddisfatta per la “conferma” giunta dal ministero dell’Economia, l’associazione però invoca rimborsi automatici e “invita l’Anci ad attivare con urgenza un tavolo per pianificare i rimborsi automatici ai contribuenti lesi dal gennaio 2014, chiarire le modalità di eventuali conguagli a carico dei contribuenti”.