Farmaci antireflusso, lo studio: raddoppiano rischio di cancro allo stomaco

Omeoprazolo, Lanzoprazolo, pantoprazolo ed esomeprazoloSono i principi attivi dei principali farmaci contro il reflusso gastrico, e adesso finiscono sotto i riflettori per un’accusa molto pesante da parte della scienza: favorirebbero l’insorgere di cancro allo stomaco. A sostenere la tesi i ricercatori dell’University College di Londra e dell’Università di Hong Kong che hanno pubblicato lo studio sulla rivista scientifica Gut.

Rischio doppio

Al centro dei risultati, ottenuti su un campione di oltre 60mila adulti, gli inibitori della pompa protonica (Ipp). Gli scienziati hanno confrontato la storia medica di 63.397 adulti trattati preventivamente per 7 giorni con terapia antibiotica contro l’Helicobacter (che permette di valutare meglio gli effetti degli inibitori. Dal 2003 al 2012, il 5% del campione ha assunto gli inibitori di pompa protonica in media per tre anni, gli altri, invece hanno utilizzato gli antagonisti dei recettori H2 dell’istamina, categoria di cui fanno parte ranitidina, cimetidina, famotidina, nizatidina. Lo 0,24% del campione iniziale si è ammalato di cancro allo stomaco negli anni, ma solo tra chi aveva utilizzato Ipp è stato rilevato un incremento di rischio, pari a una probabilità di ammalarsi più che doppia: 2,44 volte rispetto alla media. Inoltre, secondo lo studio, il rischio legato all’assunzione quotidiana di inibitori è quattro volte maggiore rispetto a quello di lo assume una volta a settimana. Similmente, la durata delle cure influenza l’incidenza: il rischio di ammalarsi risulta cinque volte più alto per chi usa Ipp per un anno, 6 volte per oltre due ani e 8 volte per durate superiori di tre anni.

I punti critici

I ricercatori non sono riusciti a stabilire un rapporto di causa ed effetto tra l’uso massiccio di Ipp e cancro allo stomaco, ma i dati e l’estensione del campione sembrano non lasciar dubbi sulla correlazione, anche se come dichiara a Repubblica, Carmine Pinto, direttore dell’oncologia medica presso il Clinical Cancer Center-IRCCS di Reggio Emilia,“Lo studio appena pubblicato è interessante ma ha diverse criticità. Per esempio la composizione del campione, tutto di origine asiatica, una popolazione che ha caratteristiche genetiche che favoriscono il tumore gastrico”, che aggiunge: “Inoltre il numero dei casi di cancro riscontrati è molto ridotto”. In ogni caso, è probabile che dopo i risultati di questo studio, i tantissimi medici di base che prescrivono farmaci anti-reflusso a un europeo su 5, rivedranno le ricette di Ipp al ribasso.