Dopo oltre un mese di disservizi, Poste annuncia che rimborserà le decine di migliaia di italiani che hanno visto i loro pacchi perdersi nei meandri dei magazzini degli spedizionieri Sda per settimane e settimane. La comunicazione è avvenuta da parte dell’azienda alle associazioni dei consumatori che avevano reclamato per il trattamento ricevuto dai consumatori. Anche Il Salvagente aveva raccontato la storia del signor Cataldo, che si era visto “perdere” il suo pacco veloce con documenti importanti.
Il blocco sindacale
Poste spiega che la “vicenda del blocco delle spedizioni” è stata causato da “una prolungata agitazione sindacale che è assurta agli onori delle cronache a causa dalla modalità assolutamente illegittima ed irresponsabile con cui è stata attuata”.  Al centro della questione c’è il braccio di ferro sindacale portato avanti da una sigla legata ai Cobas, che ha bloccato alcuni centri di smistamento dei pacchi. In particolare, nella sola regione della Lombardia si è verificata una paralisi complessiva per circa 70 mila spedizioni. Secondo quanto sostiene Poste, il blocco, rimosso venerdì scorso, ha permesso il ripristino della normale attività di smistamento.
Poste: “Rimborsiamo anche se non dovremmo”
“Nonostante un blocco di questo tipo rientri tra le cause di forza maggiore che escludono la responsabilità dell’Azienda su quanto accaduto, – scrive Poste Italiane alle associazioni dei consumatori – venendo incontro alle richieste di alcune Associazioni che ci hanno richiesto un gesto di attenzione nei confronti dei clienti, l’azienda ha deciso di riconoscere il rimborso delle spese di spedizione per i ritardi rispetto agli obiettivi stabiliti per ogni prodotto, nonché ovviamente per danneggiamento, perdita o smarrimento della spedizione, riconducibili agli eventi di cui sopra. Tale rimborso spetterà a coloro che faranno reclamo per spedizioni successive al 10 settembre, mittenti o destinatari con delega del mittente, previa presentazione di lettera di vettura come di norma”.
Mdc: “Indennizzo insufficiente”
Francesco Luongo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino, commenta così la notizia: “Siamo di fronte a un problema enorme in un momento in cui l’e-commerce e quindi la puntualità delle spedizioni è sempre più importante per i consumatori. Questa disastrosa gestione delle consegne e la sottovalutazione dell’impatto sui consumatori ha creato una situazione insostenibile, per la quale l’indennizzo previsto è insufficiente”.
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