L’accusa a Ferrero e Lindt: utilizzano cacao raccolto illegalmente

La Costa d’Avorio ha fornito cacao “illegale”, proveniente da zone protette, ai grandi nomi dell’industria del cioccolato come Olam, Cargill e Barry Callebaut. E’ quanto emerso da un rapporto dell’organizzazione non governativa Mighty Earth, visionato in esclusiva da Radio France Internationale (Rfi), The Guardian e Der Spiegel.

La Costa d’Avorio è il maggior produttore di cioccolato al mondo. Tuttavia, l’inchiesta mostra come una parte di questa materia prima – che raggiunge aziende come Ferrero, Lindt, Mars – proviene da foreste e parchi protetti in Costa d’Avorio. In particolare, il fenomeno riguarda le foreste di Goin Debé, Scio, Haut-Sassandra, Tai e i parchi di Mont Peko e Marahoué.

“Le autorità ivoriane sono talvolta complici o inefficaci” osserva l’Ong mentre il presidente della World Cocoa Foundation, Rick Scobey, intervistato da Rai fa sapere: “Questo è un problema conosciuto da anni. All’inizio dell’anno, 35 aziende del settore hanno deciso di unire le loro forze per lanciare una nuova partnership con il governo ivoriano e terminare la deforestazione in Ghana e Costa d’Avorio”.