Glifosato, Martina: no alla ri-autorizzazione. Ma decide la Lorenzin…

GLIFOSATO BAYER

Altri 10 anni di glifosato? Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina si è espresso – da sempre – per il No, ma ufficialmente l’ultima parola spetta alla titolare della Salute Beatrice Lorenzin. Il 4 ottobre a Bruxelles gli Stati membri dovranno decidere se accogliere (o respingere) la proposta della Commissione Ue di concedere una nuova autorizzazione che per altri 10 anni consenta l’utilizzo del glifosato il principio attivo del RoundUp della Monsanto, l’erbicida più usato al mondo e ritenuto dalla Iarc “probabile cancerogeno”. La Francia, per bocca del ministro dell’Ecologia Nicolas Hulot, si è espressa per il “No” mentre la Germania, già a luglio, ha lasciato intendere il suo “Sì” anche per favorire l’acquisizione della Monsanto da parte della tedesca Bayer.

Contrari, ma…

E l’Italia? Ufficialmente è il ministro della Salute Lorenzin che, sentiti i ministri dell’Ambiente e delle Politiche agricole, deve esprimere la posizione dell’Italia a Bruxelles. E questo perché a livello comunitario la competenza sull’argomento è del Commissario alla Salute Vytenis Andiukaitis. Sappiamo pure che in tutti i tavoli di coordinamento dei tre ministeri Martina ha sempre espresso la sua contrarietà alla ri-autorizzazione. Non solo. Da tempo il ministro delle Politiche agricole ha anche annunciato il piano “Glifosato zero” per l’Italia qualora nella Ue prevalga (come sembra) l’orientamento alla nuova licenza. Tuttavia l’ultima parola spetta alla Lorenzin.

La riunione decisiva

La prossima (e decisiva) riunione del tavolo interministeriale si terrà a breve e anche in quell’occasione la contrarietà di Martina verrà ribadita. Nel frattempo è la stessa Coalizione StopGlifosato che, dopo aver partecipato alla raccolta in tutta Europa di 1,3 milioni di firme per chiedere alla Commissione europea di non ri-autorizzare il glifosato, si appella ai ministri Martina e Lorenzin affinché il governo italiano voti contro la nuova licenza.

“Rispettando gli impegni a favore dell’ambiente espressi in campagna elettorale, Macron e il suo ministro dell’Ecologia stanno prendendo una decisione a favore della salute umana”, spiega Maria Grazia Mammuccini, portavoce della Coalizione StopGlifosato, che riunisce 45 associazioni italiane. “Alla fine di luglio abbiamo scritto una lettera appello ai ministri Martina e Lorenzin perché l’Italia si schieri contro il glifosato. Non abbiamo ancora ricevuto risposta. Chiediamo che il governo italiano dica con chiarezza come intende schierarsi e ci auguriamo veramente che segua l’esempio di Macron e Hulot”.