Caro Salvagente, il 27 luglio scorso, ho usato l’app di Aeroporti di Roma per seguire lo stato del volo Ethiopian Airlines 702 Addis Ababa – Roma (atterraggio previsto alle 4:55 a Fiumicino) sul quale volavano le mie due giovani figlie che tornavano a Roma.
All’1 del mattino l’app riporta che il volo è stato cancellato. Con un po’ di apprensione (le mie figlie non avevano chiamato per dirmi nulla) compongo il numero del servizio informazioni voli, che risponde dalla Romania, e mi conferma che il volo è stato cancellato.
A quest’ora della notte non c’è alcun modo di verificare direttamente con la compagnia aerea. Rimango dunque con l’ansia, in attesa di notizie, a casa.
Ancora una volta i soggetti coinvolti piuttosto che prestare attenzione a quanto accaduto ai passeggeri giocano allo scarico di responsabilità. Ci troviamo di fronte a contratti di acquisto di due biglietti con la compagnia aerea e quindi é questa la controparte a cui bisogna rivolgersi per l’indubbio disservizio. Ed il vettore dovrà chiarire se vi sono delle responsabilità della società di gestione dell’aeroporto di Roma. Ad oggi, infatti, non é chiaro se l’errata notizia della cancellazione del volo riportata sull’app di ADR sia stato un errore della società di gestione oppure un’informazione errata trasmessa dalla compagnia. E le due società si sono guardate bene dal chiarire, almeno fino ad ora, come siano andate le cose.
La lettrice dovrebbe inviare un reclamo ad entrambe le società contestando i fatti, anche se, ripeto, il rapporto contrattuale é solo con la compagnia aerea, la quale eventualmente potrebbe farsi tenere indenne dalla società di gestione. Infine, del reclamo, é opportuno portare a conoscenza l’ENAC, mettendolo in indirizzo.
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Certamente spetta un risarcimento per quello che é successo alle due giovani passeggere, patrimoniale e non patrimoniale. Ed anche alla madre, vittima “indiretta” del disservizio. E ciò in virtù della Convenzione di Montreal, non potendosi applicare il Regolamento Comunitario n. 261/2004 in quanto la compagnia aerea coinvolta non é comunitaria. Oltre che le norme del codice civile.
Infine i fatti accaduti potrebbero risultare anche più gravi se le giovani figlie della signora fossero minorenni, persone rispetto alle quali l’assistenza deve avere delle forme di tutela, anche dopo lo sbarco, maggiormente accentuate.
Del tutto censurabile, infine, anche la sgarbata risposta del servizio informazioni dell’aeroporto, che segnalerei, a prescindere dal reclamo, ad Assaeroporti.