La classifica delle compagnie aeree che non pagano per i disservizi

COVID RIMBORSI

A questo punto dell’estate in molti saranno partiti e tornati dalle vacanze, ma ancora tantissimi prenderanno un aereo per la destinazione delle loro ferie. Difficile pensare che, a differenza delle estati precedenti, anche questa porterà con sé un bilancio considerevole di maxi-ritardi, voli cancellati e bagagli persi negli aeroporti di tutta Italia. Può essere utile, dunque, sapere quali sono le compagnie più recalcitranti a pagare i propri disservizi.

La classifica

La classifica l’ha fatta il portale inglese Which, basandosi sulle ingiunzioni di pagamento che L’Autorità di aviazione civile inglese (Caa) ha inviato nel 2016 ai vettori con i conti in sospeso nei confronti dei propri clienti danneggiati. Tra le compagnie, la maglia nera va alla Emirates, che si è rifiutata di pagare gli indennizzi per i voli con più di tre ore di ritardo nel 74% dei casi. Una percentuale enorme se paragonata alla seconda compagnia nella classifica, la United Airlines col 42% dei casi. Segue Jet2 con il 35% di rifiuti, American Airlines (29) e  Lufthansa e Easyjet (24). Mentre Ryan si ferma al 19%, Iberia vince la palma della compagnia più accomodante con le richieste di compensazioni: solo nel 3% dei casi risponde picche. La seguono a ruota tra i vettori più virtuosi Vueling (3%) e Norwegian (7%). Nessuna informazione su Alitalia.