Antitrust sanziona Vueling: ha ingannato i consumatori

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha punito Vueling per tre pratiche commerciali scorrette. La sanzione complessiva è di 1 milione di euro.

CHECK-IN ON LINE NON SEMPRE GRATUITO

La prima violazione è stata accertata con riferimento al check-in on line, servizio promosso come “gratuito” sul sito internet e nelle comunicazioni inviate dopo la prenotazione di un volo, ma che in certe condizioni – e cioè in caso di esaurimento dei posti disponibili – gratuito non era affatto. Anzi, richiedeva ai consumatori il pagamento di circa 15 euro per poter procedere on line e ottenere la carta di imbarco.
Viaggiatori tratti in inganno, quindi, con l’ulteriore aggravante che Vueling non li informava che il check-in in aeroporto era comunque sempre gratuito.

BUONO SCONTO DEL 25%: UNA PROMOZIONE POCO CHIARA

La seconda pratica scorretta sanzionata ha riguardato invece l’acquisto di un buono sconto pari al 25% del costo del biglietto aereo. La promozione di questa offerta è stata ritenuta ambigua e fuorviante, non consentendo infatti al consumatore di capire esattamente la reale convenienza dell’acquisto e in particolare l’entità dello sconto di cui avrebbe beneficiato in quanto relativo solo ad una parte del biglietto, ovvero la tariffa base al netto di tasse, spese amministrative e altri oneri.
Una comunicazione dunque non trasparente e ingannevole per i consumatori.

DIFFICILE (E COSTOSO) CHIEDERE ASSISTENZA E FARE RECLAMO

L’Autorità, infine, ha sanzionato Vueling anche con riferimento ai servizi di assistenza e reclamo. I passeggeri erano infatti indotti a rivolgersi a un numero a pagamento, il cui costo poteva arrivare fino a 15 euro a telefonata, senza informare dell’esistenza nel sito internet di una web form che peraltro, per le sue modalità di utilizzo – specificamente una struttura a percorsi pre-obbligati – non consentiva una completa assistenza.
Una condotta punibile perché ha creato ostacoli all’esercizio dei diritti dei viaggiatori.

CORTE UE: PREZZO DEI BIGLIETTI “CHIARO E DETTAGLIATO” 

In questo contesto si inserisce una recente decisione della Corte di Giustizia europea relativa al prezzo dei biglietti aerei, resa con riferimento al vettore Air Berlin. La Corte chiarisce che il prezzo va indicato in modo chiaro e dettagliato. Tutte le voci che costituiscono il prezzo finale da pagare alla compagnia aerea – tariffa passeggeri, tasse, diritti aeroportuali e quant’altro – devono essere indicate separatamente.

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Inoltre, la Corte si esprime anche sulle spese di annullamento che le compagnie aeree possono chiedere ai viaggiatori che rinunciano al viaggio. In particolare, nelle condizioni di contratto della compagnia aerea Air Berlin c’è una clausola per la quale, se un passeggero annulla la prenotazione di un volo con tariffa economica o non si presenta all’imbarco di tale volo, dalla somma che gli deve essere rimborsata è prelevato un importo di 25 euro a titolo di spese amministrative. La Corte ritiene che clausole di questo tipo possono essere valutate sotto l’aspetto della loro abusività ed eventualmente, dunque, annullate dato che “la libertà in materia di tariffe riconosciuta ai vettori aerei dal regolamento sulla prestazione dei servizi aerei non contrasta con l’applicazione della normativa nazionale sulle clausole abusive”.