Cittadinanzattiva, L’Aquila ospita il Festival della Partecipazione

Si apre oggi a L’Aquila la seconda edizione del “Festival della partecipazione“, evento promosso da ActionAid Italia, Slow Food Italia e Cittadinanzattiva.
Un percorso che si snoda in 4 giorni (da oggi al 9 luglio) tra oltre 70 eventi, tra dibattiti, musica e buon cibo, che faranno del capoluogo abruzzese un laboratorio aperto, di confronto e sperimentazione su moltissimi temi di grande attualità: lavoro nero e caporalato, fake news, cittadinanza e disuguaglianze, ricostruzione, accoglienza dei migranti, finanziamento pubblico ai partiti, e tanto altro ancora.

“La prima cosa che mi piace sottolineare – commenta Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva – è che questo festival è il frutto dello sforzo comune di tre importanti organizzazioni civiche: la nostra, ActionAid e Slow Food. Abbiamo lavorato tutti per fare in modo che questo evento sia davvero inclusivo e collettivo, e gli oltre 70 eventi in programma e i 300 ospiti attesi lo dimostrano. Perché il nostro obiettivo è coinvolgere il maggior numero di persone. La partecipazione per noi non si deve ridurre semplicemente a uno slogan, ma al contrario deve avere una valenza concreta e profonda, che si traduce in un effettivo coinvolgimento di tutti i cittadini nelle scelte pubbliche“.

Cittadini protagonisti della società, quindi? “Senz’altro. La comunità deve essere viva e partecipativa, ci si deve confrontare, ognuno di noi deve portare la propria esperienza e competenza, la propria voglia di discutere le scelte e impegnarsi in prima persona. Il tempo di ‘delegare’ ad altri le decisioni su temi che ci riguardano direttamente è finito. Soprattutto l’idea di una ‘delega in bianco’ alle istituzioni ed alla politica non funziona più“.

Impegnarsi, si diceva prima, in prima persona. Così come stanno facendo i cittadini delle zone colpite dal terremoto. “Esatto. Anche la scelta dell’Aquila come città ospitante il Festival rispecchia la nostra idea di rimboccarci le maniche e riprogettare il nostro futuro”, conclude Gaudioso.