Alla fine è dovuto intervenire il presidente del Consiglio Francese, il neoeletto Matignon per dirimere la disputa tra i suoi due ministri dell’Agricoltura e dell’Ecologia. L’oggetto era il divieto totale d’uso dei pesticidi neonicotinoidi, estremamente letali per le api e dunque banditi dai governi precedenti transalpini a partire da dicembre 2018.
Il Presidente del Consiglio ha confermato, il 26 giugno, che il governo non intende riconsiderare il divieto di questi insetticidi. Un modo per porre fine alla polemica lanciata dal ministro dell’Agricoltura, Stéphane Travert, che aveva dichiarato di voler tornare su questa scelta in cui la Francia si è mostrata più inflessibile dell’Unione europea (che ancora sta riflettendo sull’ipotesi di un divieto totale). Immediata la reazione del suo collega dell’Ecologia, Nicolas Hulot che dichiarava: “Non torneremo indietro. Voglio essere il garante delle decisioni prese dai miei predecessori”. Una disputa ricomposta da Matignon che conferma il futuro bando della Francia.
I neonicotinoidi stanno decimando api e impollinatori selvatici in Europa da più di 20 anni e sono rimasti davvero in pochi a mettere in discussione le evidenze scientifiche dei loro danni”.
Ma sono in molti, Italia compresa, a prendere ancora tempo verso un bando dei pesticidi “killer” delle api.
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“Niente api, niente cibo”. Le api scioperano per convincere Martina a salvarle dai pesticidi