La pubblicità in Rai? “La pianificazione può subire variazioni in base a motivazioni economiche e per raggiungere i consumatori in modo più efficiente”. La risposta, via Twitter, arriva da Coca-Cola Italia che interviene nella discussione tra i nostri lettori “indignati” perchè la multinazionale delle bibite gassate avrebbe deciso di sospendere gli spot in Rai per “ritorsione” all’inchiesta di Report andata in onda il 3 aprile scorso.
La settimana scorsa era stato Sigfrido Ranucci, conduttore e autore di Report, a rivelare: la Coca-Cola ha deciso di interrompere a maggio i pagamenti per la pubblicità solo sulla tv pubblica. Coca-Cola ora sembra non confermare né smentire. Si limita a dire: la pianificazione può subire variazioni in base a motivazioni economice… E guarda caso proprio in un momento come questo quando cioè un’inchiesta del servizio pubblico mette a nudo conflitti di interesse, “condizionamenti” alla ricerca da parte della multinazionale di Atlanta e punta il dito sulla concentrazione di biossido di titanio.
Se le inserzioni pubblicitarie in Rai dovessero “subire variazioni” è lecito pensare che la decisione di Coca-Cola rappresenti una ritorsione contro il lavoro giornalistico di Report. Coca-Cola forse ha il dovere di rispondere.