Se siete abituati a chiudere il pasto con un buon caffè, preparatevi a invertire la prassi. L’espresso si fa tutt’uno con la pasta, con grandi benefici per la salute.
Sbarca sul mercato (dal 21 marzo) la pastasciutta al caffè. La novità viene da Napoli, dove la Kimbo ha messo il suo caffè (ridotto in farina, presente all’8% nell’impasto) nella pasta di Gragnano, fusilloni, caccavella, paccheri e mezzi paccheri nello specifico.
Due eccellenze gastronomiche italiane che danno vita a una novità assoluta, un abbinamento insolito che però non nasce casualmente ma è frutto dell’idea (e di studi pluriennali) di Mario Rubino, alla ricerca di un prodotto che potesse migliorare la già valida dieta mediterranea, offrendo nuovi vantaggi alla nostra salute. E la scommessa appare vinta.
Il risultato, infatti, è un prodotto colesterolo-free, ancora più ricco di fibre rispetto al prodotto classico, che non ha bisogno dell’aggiunta di sale e fornisce preziose sostanze antiossidanti, dato che anche dopo la cottura la caffeina resta nell’impasto per il 70% (equivalente a poco più di una tazza di caffè). Insomma, una serie di vantaggi salutistici e di prevenzione di alcune patologie non indifferenti, confermati da uno studio condotto da Alberto Ritieni, Ordinario di Chimica degli Alimenti del Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, che così scrive nella sua relazione: “Da tempo esistono in commercio delle “paste addizionate” per l’aggiunta di fibre, di isoflavoni oppure di microelementi per supportare la nostra salute o per prevenire ad esempio dei dismetabolismi. Nella pasta speciale al caffè, quest’ultimo fornisce i suoi acidi organici, i suoi antiossidanti, i suoi composti bioattivi, per proporre al consumatore un prodotto salutistico o che possa prevenire determinate patologie”.
La pasta al caffè ha ovviamente un colore più scuro del prodotto classico, ma mantiene le caratteristiche attese dalla pasta tradizionale (proprietà sensoriali, gastronomiche, tecnologiche). E in più assume un ruolo salutistico che è la vera e propria innovazione.
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Secondo lo studio, in particolare, il caffè inserito nell’impasto agisce sui centri nervosi, dando un senso di benessere generale e rendendo più vigili e attivi sul lavoro, ma soprattutto supporta le attività in cui sono richiesti prontezza di riflessi e un consumo più rapido di carboidrati per fornire carburante ai muscoli.
“Tutti questi stimoli vengono dalla caffeina, dell’acido caffeilchinico, dall’acido clorogenico o dall’acido caffeico; – scrive Ritieni – tutti composti spesso considerati degli acceleratori metabolici e dei radical scavenger ovvero antiossidanti contro i radicali liberi“.
Per questo il prodotto è particolarmente adatto a chi pratica sport, ma anche a chi non vuole introdurre troppe calorie, o vuole controllare le quantità di sale e tenere a bada il colesterolo.