Caro direttore,
il 30 dicembre dovevamo partire da Parigi in tre – destinazione Milano Malpensa – col volo Easy Jet 2790 delle 19,15.
La mattina verso le 11 sono stato raggiunto da un SMS che preannunciava un ritardo non meglio precisato, né nei tempi né per i motivi.
Arrivato all’aeroporto ho atteso notizie. Verso le 19,30 il volo è stato cancellato, sicché abbiamo ottenuto la copertura per il mattino dopo alle 8,35, ho trovato un albergo all’aeroporto e la mattina dopo – molto presto – eravamo nuovamente al gate, ove il volo è partito dopo le 12.
Ho chiesto ad Easy Jet l’indennizzo per la cancellazione ed il rimborso delle spese sostenute, ed ho ottenuto solo queste ultime dopo quasi un mese (nel senso che mi hanno scritto che le accrediteranno).
In merito all’indennizzo mi è stato risposto – con tre mail sostanzialmente in fotocopia – che il volo era stato cancellato per il maltempo, circostanza eccezionale.
Ho segnalato che nonostante la nebbia i voli partivano regolarmente, se vogliamo fare eccezione per 3 o 4 voli Easy Jet, sicché il problema (mi sembrava evidente) era di Easy Jet: su questa circostanza non ho avuto alcuna risposta.
In sostanza, una nebbia non particolarmente fitta che ha fatto volare praticamente tutte le altre compagnie, per Easy Jet è una circostanza eccezionale che il 30 dicembre ha fatto cancellare il volo ed il 31 dicembre ha provocato 4 ore di ritardo.
Per questi incredibili disservizi, Easy Jet non ha riconosciuto neppure un euro: da parte mia mi ero limitato a chiedere un rimborso e non due, pur avendone diritto visto che c’era stata una cancellazione ed un ritardo di quasi 4 ore.
A.P., Milano
Caro lettore, il comportamento di Easy Jet ci appare davvero scorretto e le scuse accampate per non rimborsare, davvero poco sostenibili. Abbiamo chiamato a dare la sua versione un grande esperto della materia, Carmelo Calì, avv. Carmelo Cali, Responsabile Nazionale Trasporti e Turismo di Confconsumatori. Ma al di là di tutto resta davvero l’amaro in bocca per un comportamento, quello di Easy Jet, che oltre a ignorare la tutela dei suoi viaggiatori, fa finta di non conoscere le regole europee che pure dovrebbero valere per tutti.
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“Il rifiuto di Easy Jet di corrispondere la compensazione pecuniaria é illegittimo in quanto l’aeroporto di Parigi era regolarmente aperto e non solo le altre compagnie decollavano ed atterravano, ma anche la stessa compagnia in questione lo faceva per alcuni suoi voli. Quindi nessuna avversa condizione meteorologica tale da costituire circostanza eccezionale. Tra l’altro risulta assai contraddittorio l’operato della compagnia che alle 11 del mattino ha comunicato ai passeggeri un non meglio precisato ritardo e la sera ha cancellato il volo per presunto maltempo.
Easy Jet é quindi tenuta a corrispondere a ciascuno dei tre passeggeri la somma di euro 250 per il volo cancellato e rimborsare tutte le spese sostenute per il pernottamento. Sotto quest’ultimo aspetto sussiste poi una palese violazione del Regolamento Comunitario n. 261/2004 per la mancata assistenza in quanto la compagnia, anche se adesso si é impegnata a rimborsare le spese, doveva invece provvedere sul momento ad ospitare in albergo i passeggeri, trasferimento dall’aeroporto compreso, oltre cena, colazione e transfert l’indomani verso l’aeroporto.
Ai passeggeri spetta inoltre la compensazione pecuniaria, pari sempre ad euro 250, anche per il ritardo di oltre 3 ore del volo del successivo giorno 31. Infatti tale ritardo costituisce altro inadempimento per altro volo, anche se di riprotezione, ed in caso di ritardo prolungato pari o superiore alle tre ore al passeggero spetta la compensazione.