Molto economico ma allevato in acque molto inquinate. Il pangasio finisce sotto accusa e sono sempre di più le catene della grande distribuzione a metterlo al bando. Non solo. La Regione Emilia-Romagna è intenzionata a sostituirlo nei menu delle mense scolastiche con pesce azzurro dell’Adriatico.
Via dai supermercati…
I filetti di questo pesce – allevato in gran parte nel delta del Mekong in Vietnam, tra i fiumi più inquinati del mondo – sono molto “gettonati” nei menu della ristorazione collettiva e molto venduti sui banchi delle pescherie. Ma l’ecosistema nel quale viene allevata questa specie non fornisce più garanzie sufficienti per mettere al riparo i consumatori. E così il pangasio “scompare” dagli assortimenti dei supermercati. Esselunga non vende questo pesce, la Coop lo ha tolto dai suoi prodotti a marchio mentre da ultima Carrefour in Belgio ha annunciato che “gli allevamenti di pangasio avendo un forte impatto ambientale, una volta esauriti gli stock di questa specie, questo pesce non verrà più venduto“.
…fuori dai menu delle mense
Il rischio ecologico e la contaminazione delle “carni”, gettano sempre più cattiva luce sul pangasio del Vietnam, i cui filetti spesso vengono anche “spacciati” per specie più pregiate. E, proprio per tutelare la salute dei consumatori e favorire il pesce azzurro locale, la commissione Politiche economiche della Regione Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione per sostituire il famigerato pangasio con pesce dell’Adriatico: un sostegno economico all’attività ittica locale e più garanzie per i giovani consumatori.