Un rapporto che ha finalmente svelato anche agli americani il pericolo del glifosato, il pesticida più utilizzato al mondo, tanto caro alla Monsanto e immancabile nei suoi Ogm. La pubblicazione, il 14 novembre, di Glyphosate: Unsafe On Any Plate (Glifosato: pericoloso in ogni piatto) che ha rivelato livelli allarmanti del diserbante in popolari alimenti americani, continua a far discutere negli Usa. E ha provocato la reazione scomposta dei sostenitori della Monsanto. Che sono partiti all’attacco per proteggere il loro prodotto di punta, ma questa volta sono scivolati su errori ed omissioni nel giro di pochi giorni.
Il rapporto pubblicato da Food Democracy Now! e The Detox Project come anticipavamo ha rivelato livelli allarmanti (da 5 a 1125 ppb) di glifosato in prodotti di grandi nomi statunitensi. Dai corn flakes Cheerios ai Kellogg, dai Raisin Bran e Frosted Flakes e Doritos fredda Ranch di PepsiCo, ai biscotti Ritz alle Pita Chips di Stacy.
(segue dopo le tabelle)
Attacco al metodo senza conoscerlo
Dopo la pubblicazione del rapporto alcuni dei sostenitori principali della Monsanto tra cui il dottor Kevin Folta (University of Florida) e il Dr. Michelle McGuire (Washington State University) sono partiti all’attacco su Twitter, con la critica dei metodi di prova utilizzati, prima ancora che avessero realmente capito come erano state condotte le prove.
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Tuttavia, dopo aver avuto uno scambio di mail con chi aveva realizzato le prove – i Laboratori Anresco accreditati dalla FDA – Folta è stato costretto a fare marcia indietro, cosa che non hanno fatto diversi giornalisti dentro e fuori gli Usa che avevano dato spazio alle critiche pretestuose.
Folta ha dichiarato il 24 novembre; “Sono stato contattato dal laboratorio che ha fatto le analisi e riconosco che sono state effettuate al 100% in modo corretto.”
È la dose che fa il veleno
A quel punto i sostenitori della Monsanto hanno cambiato strategia, imbracciando il celebre aforisma di Paracelso, ossia che è la dose che fa il veleno. Ancora una volta è stato il dottor Folta a sostenerla a difesa del glifosato; lo scienziato è tra quanti che ancora ‘credono’ che basse dosi di sostanze chimiche non sono pericolose, nonostante le prove scientifiche che mostrano ora come molte sostanze chimiche possano essere perturbatori endocrini a livelli molto bassi.
Uno studio condotto nel marzo 2015 ha dichiarato che i costi sanitari per l’Unione europea degli interferenti endocrini supera 150 miliardi di dollari all’anno! Lo studio ha dichiarato che il QI inferiore, l’obesità in età adulta e il 5% o più dei casi di autismo sono tutti collegati all’esposizione a interferenti endocrini.
Peer Review per un test?
Il dottor Folta e colleghi hanno affermato anche che non possono fidarsi dei risultati perché non sono peer-reviewed, anche se sono tutti chiaramente consapevoli della differenza tra gli studi universitari e una prova di laboratorio. Anche in questo caso la linea di attacco non regge.
Glyphosate: Unsafe On Any Plate non è uno studio scientifico dell’Università , che richiederebbe una peer-review, ma un rapporto di prova accurato dei livelli di glifosato negli alimenti popolari americani eseguito da un laboratorio commerciale (Anresco Laboratories) con oltre 70 anni di esperienza nella tutela della salute pubblica attraverso l’utilizzo di metodi di test accurati.