Il made in Italy della carne? Un’enorme allevamento intensivo (600 milioni di animali l’anno allevati per uso alimentare) dove vengono utilizzati massicciamente antibiotici. E non a caso, viste le pessime condizioni in cui sono tenuti gli animali, spinti al limite delle loro possibilità fisiologiche e spesso indeboliti da una selezione genetica che ne aumenta la produttività ma rende fragile il loro sistema immunitario, inducono a un uso massiccio di antibiotici.
A ribadirlo, una volta ancora, Legambiente che cita i dati di un rapporto congiunto di ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control), EFSA (European Food Safety Authority) and EMA (European Medicines Agency). E si tratta di numeri pesanti.
Agli animali allevati
somministriamo il 71% degli antibiotici venduti in Italia. Una percentuale che piazza l’Italia
al terzo posto in Europa per consumo di antibiotici destinati agli animali da allevamento, dopo Spagna e Cipro, e che supera di tre volte il consumo della Francia e di cinque quello del Regno Unito.Le conseguenze che si riflettono sulla salute delle persone sono allarmanti. Secondo dati raccolti da SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali)
muoiono ogni anno in Italia per
antibiotico resistenza le 5.000 e le 7.000 persone.
Queste sono solo alcune delle considerazioni che hanno spinto Legambiente e CIWF (Compassion In World Farming) Italia a immaginare il protocollo triennale di collaborazione firmato il 18 ottobre a Roma da Rossella Muroni, presidente di Legambiente e Philip Lymbery, ceo di CIWF International, alla presenza di Annamaria Pisapia, direttrice di CIWF Italia. L’obiettivo è facilitare le buone pratiche delle aziende e una legislazione più evolute.
“La sfida dell’alimentazione umana – ha commentato Rossella Muroni – incrocia in modo sempre più evidente i temi della sostenibilità e della sicurezza alimentare e sanitaria. In questo contesto, il benessere animale è una spia che più di altre rende visibile un modello economico insostenibile, che sta producendo enormi impatti ambientali, ingiustizie sociali, sofferenze infinite e rischi di nuove pandemie. Legambiente da sempre è fortemente impegnata a sostenere e promuovere modelli economici che valorizzino i territori, le relazioni di comunità, la qualità alimentare, il benessere degli animali e questa importante alleanza con CIWF Italia va esattamente in questa direzione”.