Egregio direttore,
ho acquistato i prodotti del concorso “Regina ti premia” e raggiunti i 30 codici li ho inviati via mail per ricevere una trapunta matrimoniale Gabel. A distanza di qualche mese con una telefonata ho chiesto informazioni per ricevere il premio e mi hanno informato che sarebbe arrivato entro 180 giorni. Successivamente ho ricevuto una email che mi chiedeva gli scontrini fiscali degli articoli acquistati. Tengo a precisare che sulle cartoline di partecipazione non si accenna all’invio degli scontrini fiscali e ovviamente io non li ho conservati. Cosa posso fare?
Giuseppe Lodato
Caro Giuseppe,
abbiamo chiesto spiegazioni alla Regina (o meglio alla Sofidel, che tra i suoi marchi ha Regina) e le possiamo anticipare che ha immediatamente risposto, assicurando che le verrà consegnato il suo premio.
L’azienda, con un atteggiamento di apprezzabile trasparenza, ha anche voluto chiarire che la richiesta degli scontrini è nata “a seguito di alcune anomalie riscontrate nelle numerose domande dei premi di maggiore valore. Per questo sono stati fatti dalla società Seri-Jakala, gestrice dell’operazione a premio, alcuni controlli a campione per comprovare l’effettivo acquisto dei prodotti i cui codici dell’operazione a premio comunicati dal consumatore erano collegati. La possibilità di tale controllo a campione, legittimo poiché richiesto dagli organi competenti a tutela della correttezza dello svolgimento delle operazioni a premio, è fra i punti richiamati nel Regolamento dell’operazione stessa. Inoltre, in calce alla pagina del sito Regina ti Premia, come può constatare nell’immagine riportata più in basso e al link http://www.reginatipremia.regina.eu/rts/solutions/regina/loy16/public/iniziativa.jsp, si afferma letteralmente: “Ricordati di conservare le cartoline o gli adesivi riportanti i codici che hai giocato, unitamente agli scontrini di acquisto in originale”. Per completezza di informazione, come previsto dalla disciplina delle operazioni a premio, ricordiamo infine che i premi devono essere consegnati ai consumatori che ne hanno diritto entro sei mesi dalla conclusione della manifestazione o dalla data di richiesta degli stessi”.
Un caso risolto, dunque, crediamo con legittima soddisfazione di tutte le parti.