Di fronte a qualcosa di inconcepibile come dimenticarsi un bambino in macchina sotto il sole cocente dell’estate, ci sono due atteggiamenti possibili: o negare che casi del genere esistano, o cercare delle soluzioni perché anche i bimbi dei genitori più sconsiderati non rischino conseguenze letali, come purtroppo è già successo troppe volte. Per questo, anche i produttori di seggiolini da auto e le case automobilistiche si stanno attrezzando per dare il loro contributo. Negli Usa, la General Motors ha annunciato il lancio di una nuova funzionalità che permetterà ai conducenti di sapere quando qualcuno è stato lasciato in macchina. Funziona come un dispositivo promemoria sulla cintura di sicurezza, che emette un segnale acustico e una spia che avvisa dal tachimetro “guardare nel sedile posteriore” con un segnale lampeggiante. La nuova funzione sarà inserita nel 2017 sul suv Gmc Acadia, un modello di fuoristrada in vendita negli Stati Uniti, e successivamente sarà integrato anche in altri modelli a quattro porte.
La recensione del modello Evenflo
Il portale americano Consumer Reports, a tal proposito, ha recensito recentemente il seggiolino auto Embrace Evenflo Dlx con SensorSafe, un sensore nella cintura del bimbo, collegata al display del cruscotto, che suona se il conducente spegne la macchina senza slacciare la cintura del seggiolino, o se mette in moto e la lascia slacciata. “Abbiamo scoperto – dice Consumer Reports – che la tecnologia suona sempre entro 2 secondi in 19 marche di auto che abbiamo testato. Il sistema non è riuscito a connettersi, non si è collegato in modo coerente, o non ha suonato al momento opportuno quando è stato utilizzato con alcuni modelli di Acura, Dodge, Kia, Land Rover, Mazda e Subaru. In alcuni casi, l’uso sensore sostitutivo Hybrid-Stop / start che abbiamo ricevuto dal servizio clienti di Evenflo ha rimediato i problemi, ma non in tutti i casi”. Insomma, un inizio promettente, ma c’è ancora da lavorare. Nel frattempo, basta non dimenticarsi il bimbo sul sedile posteriore. In Italia esiste un sensore simile, Remmy, in commercio dal 2013, con un costo di 60 euro.