Traslochi, i 7 consigli per risparmiare

Secondo le statistiche, ogni italiano cambia quattro case nel corso della vita e la maggior parte delle volte lo fa d’estate. Il perché è intuitivo: traslocare è un’occupazione molto impegnativa, e farla in un periodo in cui si ha più tempo libero è decisamente più facile. Immobiliare.it Movinga.it, portale che si occupa di traslochi, hanno fatto uno studio sui prezzi dei traslochi in Italia, fissando in 585 euro il costo medio da sostenere per un trasloco urbano effettuato da un professionista, calcolati relativamente ad un immobile di 78 metri quadrati e la movimentazione di 42 colli (esclusi trasporti speciali come pianoforte o opere d’arte e assicurazione). foto immo

1.450 euro medi per cambiare città

La cifra è equivalente a circa il 27% in più di quanto non si paghi nel Regno Unito (460 euro) e appena superiore a quella dovuta in Germania (575 euro); il prezzo da mettere a budget per gli italiani è comunque inferiore a quello che devono sostenere i francesi (615 euro) L’analisi è stata condotta su un campione di oltre 15mila casi registrati nei primi quattro mesi del 2016, e ha evidenziato come il prezzo che si paga in Italia sia decisamente più alto anche nel caso di traslochi extra urbani, che in altri paesi europei Nel nostro paese chi cambia città spende mediamente 1.450 euro Pur con il 57% di traslochi extra urbani, gli italiani sono il popolo che meno di tutti si trasferisce in un’altra città, mentre a discapito della fama di popolo di emigranti, i traslochi oltre il confine si fermano al 2,1% dei casi, o almeno quelli affidati a ditte regolari.

Consigli per risparmiare

 

Al di là dei prezzi medi, è importante ribadire che risparmiare sugli autonoleggi è possibile, facendo delle scelte mirate. Soprattutto, preoccupandosi dei costi nascosti che non vengono esplicitati al momento del noleggio, ma che possono condizionare ampiamente il prezzo finale.

  • Tra i costi nascosti, c’è la cifra aggiuntiva da pagare se il mezzo non viene riportato nella stessa agenzia da cui è stato prelevato, ma in un’altra dello stesso gruppo. Siccome difficilmente, soprattutto se il trasloco si svolge da una città a un’altra, le compagnie acconsentiranno a riconsegnare il furgone in un luogo diverso da quello iniziale, per chi avesse intenzione di fare un’operazione del genere, chiederlo esplicitamente all’operatore telefonico della compagnia può evitare tanto tempo sprecato.
  • Ci sono poi piccole furbizie che possono aiutare a risparmiare sul servizio. Se ad esempio il trasloco  è particolarmente impegnativo e richiede tre giorni, consigliamo di programmarlo nel weekend. Per due motivi: quasi tutte le compagnie hanno una tariffa agevolata per il fine settimana, e in più, molte consegnano al noleggiante il furgone il venerdì sera e lo richiedono solo il lunedì mattina, perché di sabato e domenica non effettuano servizio riconsegna. Questo vuol dire che pagando due giorni ci si può tenere il furgone almeno per altre 12 ore gratis.
  • La franchigia dell’assicurazione è la parte di danno che resta a carico dell’assicurato. Può essere espressa in importo fisso o in percentuale sulla somma assicurata. Non va confusa col massimale, che è invece la parte del risarcimento che spetta alla compagnia di assicurazione. La franchigia va materialmente sborsata solo in caso di furto o  sinistro. E in questi frangenti, aver scelto il noleggiatore con le condizioni peggiori può rivelarsi molto doloroso. In alcuni casi, con un extra al giorno, i traslocatoti permettono di abbassarla di molto. Questa seconda opzione può essere utile, anche se spesso significa un aumento della tariffa giornaliera non indifferente.
  • Tra le assicurazioni extra che possono essere offerte dagli autonoleggiatori, particolarmente interessante è la Kasko.  Mentre la polizza di responsabilità civile copre solo i danni causati a terzi, la Kasko risarcisce anche i danni subiti dal proprio veicolo e anche quando sono originati in un incidente in cui si è responsabili del danno.
  • Tariffa e chilometraggio. Prima di confrontare le tariffe bisogna fare mente locale per capire se la variabile “chilometraggio” sia fondamentale. Le compagnie spesso offrono tariffe con inclusi 50-100-200 km al giorno. Per un trasloco in paese o in città, con la tariffa 100 km si dovrebbe star tranquilli, considerando anche 4 o 5 viaggi di trasloco.
  • Carta di credito. Ormai la maggior parte delle compagnie di autonoleggio furgoni non affitta i propri veicoli se non a chi ha una carta di credito Visa, American Express, Mastercard. Insomma, le carte bancomat non sono ammesse, e solo in alcuni casi viene concessa un’alternativa, che consiste nel deposito di una somma ingente di contanti insieme a una busta paga del conducente (e magari le copie dell’ultime bollette pagate). Una possibilità meno complicata è quella di farsi prestare la carta di credito da un amico o un parente, ma in questo caso bisogna chiedere preventivamente all’azienda se permette come garanzia la carta di una persona terza rispetto a quella che noleggia.
  • Secondo conducente. Il secondo conducente può esser fonte di lievitazione dei prezzi imprevisti, quindi va fatta particolare attenzione a questa voce. Anche perché spesso nasconde due costi aggiuntivi: quello per il secondo conducente autorizzato a portare la macchina (qualche euro al giorno) e quello che di solito costa di più, per conducenti con età inferiore a quella richiesta per il primo conducente. Chiedete sempre esplicitamente il prezzo di entrambe le opzioni.

 

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