Tim e quegli abbonamenti imposti a chi va all’estero

Spettabile Test-Salvagente,
sono a segnalarvi l’ennesima angheria della Tim. Fino al mese scorso quando mi recavo all’estero per lavoro potevo telefonare a casa al costo di 16 centesimi al minuto più scatto alla risposta di altri 16 centesimi. Per telefonate brevi era perfetto. Cos’è cambiato? Da maggio alla prima telefonata o SMS vengono addebitati 3 euro ma ho 100 minuti, 100 sms e 300 mb che non so è mai possibile? Ho contattato la Tim e mi hanno confermato che la tariffa adesso è questa è non posso scegliere quella da 16 eurocent. Per andare all’estero dovrò procurarmi un’altra sim. Aiuto.

Massimo

 

Caro Massimo, il suo è un film che in troppi stanno vedendo in questi giorni. Tanto da costringere l’Autorità garante delle comunicazioni a mandare a Tim e Wind un ultimo avvertimento sulle tariffe roaming. La nota dell’autorità, in sostanza, spiega che in seguito “all’istruttoria avviata a seguito delle numerose segnalazioni di utenti ed associazioni di consumatori” sono state diffidate le due compagnie per il mancato rispetto delle disposizioni introdotte dal Regolamento comunitario n. 2015/2120 in tema di roaming internazionale all’interno dell’Unione europea”.

Vendendo al suo abbiamo chiesto lumi a un’esperta, la responsabile del servizio utenze di Konsumer Italia, Valentina Masciari. Ecco la sua risposta

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

 

Il Sig. Massimo fa una giusta osservazione sulle tariffe Roaming che gli sono state applicate da Tim e ha ragione a lamentarsi.

In sintesi, dal 30 aprile 2016, è entrata in vigore, la nuova tariffa Roaming grazie alla quale  si arriverà a pagare virgolette-1in tutti i Paesi la tariffa prevista dalla propria compagnia telefonica con un’aggiunta di diversi centesimi per i differenti servizi.

Ciò avverrà in un paio di step.

Infatti  da aprile 2016, i gestori possono imporre per le chiamate in uscita al massimo 5 centesimi contro i 19 centesimi attuali, per quelle in entrata 1 centesimo contro i 5,2 centesimi attuali e per gli sms 2 centesimi contro i 6 centesimi attuali  e infine  5 centesimi a megabyte per navigare su internet contro i 20 centesimi attuali. Il tutto Iva esclusa.
Questa politica è stata adottata  per bloccare il fenomeno della ricezione di  fatture telefoniche stratosferiche, dopo essere stati all’estero.
Per avere però l’abolizione definitiva del Roaming,  bisognerà aspettare il 15 giugno 2017, data in cui  scatterà il divieto di applicare tariffe Roaming nell’uso dei telefoni cellulari nell’Unione Europea.

In pratica, si chiamerà e si navigherà esattamente con la stessa tariffa che si utilizza nella nazione di provenienza.

Nel caso del Sig. Massimo, c’è quindi un comportamento scorretto da parte di Tim, che ha attivato, non solo al nostro lettore ma, a tutti i suoi clienti, senza alcun avviso, l’opzione tariffaria Europa Daily Basic, che funziona proprio come ha correttamente esposto il lettore.

Tutto ciò, visto quanto sopra premesso, è il contrario di quello che prevede il regolamento europeo e ad aggravare il quadro contribuisce anche il fatto che Tim attiva questa tariffa in automatico senza che questa  sia stata espressamente richiesta,  senza richiedere alcun consenso ai suoi utenti e, quindi senza che il cliente possa avere la possibilità di recedere preventivamente  come nel caso di ogni variazione unilaterale del contratto.

Tim in sostanza viola quanto stabilito dal regolamento comunitario sul Roaming, e il Signor Massimo anzi tutti i clienti Tim, avranno un aumento dei prezzi e non una diminuzione come era  nell’intento del nuovo regolamento.

Il Sig. Massimo dovrebbe quindi contestare formalmente questa tariffa a Tim ed eventualmente verificare le offerte degli altri gestori sul Roaming, facendo sempre estrema attenzione nella scelta, perché anche altri operatori al momento non stanno rispettando in pieno i principi del regolamento europeo.