A Milano i debiti per Imu e multe si pagano con il “baratto”

A Milano parte il “baratto amministrativo”. I cittadini che si trovano in condizioni di morosità incolpevole possono estinguere i debiti con l’Amministrazione prestando un’attività lavorativa temporanea come la manutenzione e l’abbellimento di beni comunali.
Il capoluogo meneghino è la prima grande città italiana che sperimenta questa pratica collaborativa con i cittadini (prevista dal decreto “Sblocca Italia”). Il bando è pubblicato l’1 marzo sul sito del comune e gli interessati possono presentare domanda entro 60 giorni.

 

I DEBITI CHE SI POSSONO SALDARE

Il baratto è possibile per estinguere debiti maturati fino al 2013 e per un valore minimo di 1.500 euro, riferiti a tributi comunali quali Ici, Imu, Tarsu, Tares e Tari, violazioni al Codice della strada o a entrate patrimoniali quali canoni e proventi per l’uso dei beni comunali, corrispettivi e tariffe per la fornitura di beni e la prestazione di servizi. Per ciascuna ora di lavoro prestata viene riconosciuto il valore di 10 euro in analogia alla prestazione netta riconosciuta dal voucher INPS.

 

I REQUISITI PER ACCEDERE AL BARATTO

Il baratto amministrativo è rivolto alle persone in debito con il comune che si trovano in situazione di difficoltà economica non per propria colpa.
I requisiti di base richiesti sono la residenza nel comune di Milano o la titolarità di una ditta individuale con sede a Milano, la cittadinanza europea o, per i cittadini stranieri, il possesso di permesso di soggiorno valido; avere almeno 18 anni; non essere destinatario di sentenza passata in giudicato, decreto penale di condanna per alcuni reati o delitti – ad esempio contro la Pubblica amministrazione, il patrimonio o l’ordine pubblico – avere un Isee non superiore a 21mila euro ed essere in condizioni psico-fisiche adeguate per svolgere l’attività del baratto.

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Inoltre, è necessario dimostrare che l’impossibilità di pagare è legata alla perdita o alla riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare a causa di licenziamento, riduzione di reddito consistente (oltre il 30%) per cassa integrazione o riduzione di orario di lavoro, mancato rinnovo del contratto, cessazione di attività libero professionale, problemi di salute o variazioni nella composizione del nucleo familiare che provocano la riduzione del reddito.

 

PER PAREGGIARE I CONTI SI SGOMBERANO CANTINE

Tra i primi progetti che Palazzo Marino offrirà ai cittadini ammessi al baratto ci sono: la pulizia e lo sgombero di cantine, la tinteggiatura di locali e scale, la verniciatura della recinzione e un intervento straordinario di pulizia dei pavimenti in pietra nella sede della Zona 4, la tinteggiatura dei locali di ingresso della Zona 6, il rifacimento dei servizi igienici del Cam Jacopino in Zona 8, nonché vari interventi di tinteggiatura in diversi Cam (Pecetta, Lampugnano, Lessona e Jacopino) della stessa zona.