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Dal 20 maggio politici e funzionari potranno leggere i documenti segreti del trattato tra Ue e Usa che rischia di abbassare gli standard di sicurezza e qualità alimentare. L'Italia è l'ultima tra i grandi europei ad aprire la reading room

Alle 14 da piazza della Repubblica a Roma, parte la manifestazione nazionale contro il trattato commerciale tra Usa e Europa. Tra via libera a Ogm e pesticidi, abbassamento degli standard alimentari, riduzione delle dop e porte aperte alle lobby, sono tanti i rischi che corriamo se venisse approvato

I 5 stelle annunciano partecipazione al corteo StopTtip di sabato e lanciano allarme su "nuovi Ogm": uguali a quelli vecchi, cambiano nome per inserirli nel trattato. Evi, portavoce europea di Grillo: "mani legate su glifosato e interferenti endocrini decidono tutto le commissioni tecniche"

L’Associazione per l’agricoltura biologica, tra i promotori della manifestazione di sabato 7 maggio contro il TTIP, chiede al Governo italiano di seguire esempio francese

Cecilia Malmström tenta di smorzare le polemiche seguite alla pubblicazione di documenti riservati sulla negoziazione tra Ue e Usa: "Nessun rapporto privilegiato con le industrie, solo intese migliorative". Ma le carte dicono altro

I documenti secretati diffusi da Greenpeace rivelano il braccio di ferro sulle categorie enologiche europee tra cui Chianti e Marsala, che gli Usa vorrebbero utilizzare. Inconciliabili le posizioni sulla sperimentazione animale per la cosmesi. Accordo al ribasso sul quadro normativo alimentare

L'associazione ambientalista pubblica 300 pagine decretate del negoziato. L'Ue pronta a capitolare sul principio di precauzione a favore del modello Usa: un prodotto a rischio prima va in commercio, poi (forse) si ritira a danno fatto

La nave Esperanza è nell'Oceano Indiano dove sta attuando manovre per ostacolare la pesca del colosso Thai Union, titolare anche del marchio italiano di tonno. "Nonostante le promesse, continuano ad usare metodi insostenibili, che uccidono centinaia di migliaia di altre specie l'anno" sostiene Greenpeace

Un'analisi di Greenpeace mostra come delle delle 88 piattaforme operanti entro le 12 miglia, oggetto del referendum del 17 aprile, 3 su 4 o non sono più operative o producono talmente poco da non dover pagare nessuna royalties all'Italia

Cinque nuove aziende - Taroni, Mabo, Cotonificio Olcese, Fellicolor e Itaclab - si sono impegnate a eliminare le sostanze chimiche dalle proprie filiere produttive

Sulle piattaforme Eni nel ravennate cresce un'infinita quantità di cozze che finiscono sul nostro mercato: Ispra le ha analizzate riscontrando la contaminazione di metalli pesanti, ipa e benzene.

Greenpeace ha valutato 14 marchi che fanno uso di olio di palma e ha valutato la loro attenzione alle politiche “zero deforestazione” sulle foreste pluviali indonesiane.