Smog, sbalzi termici e alte temperature mettono a dura prova il respiro. Per informare ed educare i cittadini su come proteggersi da alcuni fastidiosi malanni dell’estate Federasma e altre società scientifiche hanno messo a punto la Guida-Vademecum “Estate in città e Aerosolterapia. Smog estivo, umidità, temperature alte compromettono il buon respiro e non attenuano le allergie. Aerosolterapia: istruzioni per un uso corretto dei dispositivi adatti in tempi di pandemia”, disponibile e scaricabile sul sito www.federasmaeallergie.org e www-unrespirodisalute.it.
Smog estivo e l’ozono in maggiore concentrazione: un’azione irritante per le mucose, non sottovalutare la rinosinusite che puo’ protrarsi per tutta l’estate
“Le cause che favoriscono la rinosinusite anche d’estate, nei bambini ma soprattutto negli adulti, sono molteplici. Non solo l’aria condizionata, gli sbalzi di temperatura, le variazioni climatiche e il fumo di sigaretta anche passivo, hanno un impatto negativo. Lo smog estivo con concentrazioni maggiori di ozono ha un effetto irritante su naso, gola e apparato respiratorio e non deve essere sottovalutato. La maggior concentrazione di ozono, che raggiunge valori elevati tra la fine della mattina e il primo pomeriggio nelle ore più assolate della giornata (tra le ore 12.00 e le 17.00) accentua infatti gli stati di irritazione per le mucose a causa di altri fattori come polveri fini (PM10 e PM2,5). è fondamentale prevenire stando attenti all’aria, agli sbalzi di temperatura, facendo attenzione e informandosi sulle previsioni meteo, la qualità dell’aria e gli orari di concentrazione di ozono della propria regione. È importante soprattutto curare in caso di rinosinusite per ridurre i sintomi fastidiosi e invalidanti e cercare di contrastare l’infiammazione”.- precisa Alberto Macchi, Dirigente Primo Livello-ASST Sette Laghi Varese Clinica di Otorinolaringoiatria, Università degli Studi dell’Insubria e Presidente IAR (Accademia Italiana di Rinologia)- “La rinosinusite colpisce dal 6 al 15% della popolazione e se trascurata può evolvere in forma acuta post-virale con esacerbazione dei sintomi dopo 5 giorni che, permane anche dopo 10 giorni. È importante quindi agire per evitare un’evoluzione della patologia anche d’estate e in tempi di pandemia dove l’aerosolterapia corre in aiuto del nostro respiro. Il lavaggio nasale con soluzione fisiologica isotonica, dovrebbe diventare un gesto di igiene quotidiano: “pulirsi il naso come lavarsi le mani”, per permettere al naso di agire e di rimuovere pollini, spore, batteri. Un gesto che nel caso di rinosinusite è curativo: i lavaggi nasali con soluzione fisiologia ipertonica permettono di ridurre i sintomi rimuovendo le secrezioni mucose, allontanando i mediatori dell’infiammazione e migliorando il meccanismo di pulizia, aiutando a ripristinare un buon respiro anche d’estate”.
Lo sbalzo termico caldo-freddo indebolisce le mucose. Attenzione ai bambini più soggetti alla tonsillite e all’adenoidite
“La tonsillite è un’infiammazione acuta delle tonsille che colpisce soprattutto i bambini: più del 60% delle tonsilliti acute è di origine virale e meno del 30% di origine batterica. L’adenoidite è un processo patologico delle adenoidi localizzate posteriormente al naso frequente tra i 3 e 6 anni. Le tonsille e le adenoidi sono costituite da tessuto linfatico che ha il compito di produrre anticorpi verso i virus e i batteri bloccandone la diffusione e, nell’età infantile, l’aumento volumetrico del tessuto delle adenoidi e delle tonsille è un fenomeno fisiologico. Anche nei mesi caldi le tonsille possono essere a rischio: bisogna infatti considerare che l’aria condizionata e gli sbalzi naturali di temperatura (soprattutto tra giorno e notte) favoriscono la proliferazione di virus e batteri, e possono essere dannosi per il sistema naturale di difesa dell’apparato respiratorio di cui si possono alterare i sistemi di termoregolazione. Con l’arrivo dell’estate e l’aumentata possibilità di vita sociale, nel rispetto delle regole anti-pandemia, i bambini possono stare all’aperto e sono più esposti a incontrare virus, batteri e lo smog estivo da ozono che si concentra nelle ore più calde della giornata”. – sottolinea Gian Luigi Marseglia, Presidente della Conferenza Permanente delle Scuole di Pediatria, Presidente della SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) e Direttore Clinica Pediatrica Università di Pavia-Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo”- “L’ostruzione creata dalle tonsille ipertrofiche e dalle adenoidi è inoltre la principale causa dei disturbi respiratori del sonno nel bambino, a volte associati ad apnee. Stare attenti agli sbalzi di temperature, evitare luoghi troppo secchi e troppo umidi, sospendere le attività fisiche nelle ore più calde, è importante per proteggere i più piccoli come è importante rivolgersi al medico per una corretta diagnosi e terapia con farmaci antiinfiammatori, tramite spray nasali o docce nasali, che aiutano a liberare le fosse nasali migliorano il respiro e anche il sonno dei bambini. Sono inoltre raccomandati i lavaggi nasali, come trattamento complementare per migliorare il respiro dei bambini con adenotonsilliti”.
Ozono, allergeni, alte temperature estive: le crisi asmatiche possono peggiorare, prevenire gli attacchi e gestire l’asma è fondamentale e sI deve agire anche d’estate
“L’asma non va mai in vacanza e con essa i fattori scatenanti di questa patologia multifattoriale. Fumo, inquinamento (lo smog estivo e le elevate concentrazioni di ozono influenzano il manifestarsi dei sintomi), e soprattutto allergeni (pollini, acari) che anche con il caldo sono presenti negli ambienti indoor e outdoor. Il caldo intenso tende a limitare le performance fisiche di tutti ma in particolare di coloro che soffrono di patologie respiratorie che possono peggiorare. L’asma è una patologia molto diffusa ed è la patologia cronica più frequente in età pediatrica, rappresenta circa il 10% di prevalenza di malattia nella popolazione infantile, ed è sempre, anche con l’arrivo del caldo, una patologia che può andare incontro a crisi di diversa gravità. Per questo è importante mettere in atto stili di vita corretti anche d’estate e proseguire le terapie per controllare la patologia anche d’estate.”- sottolinea Giorgio Piacentini, Professore Ordinario di Pediatria, Università di Verona, Direttore UOC di Pediatria, AOUI di Verona-Direttore Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Verona e Presidente SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili). “È molto importante per i pazienti e in particolare per i bambini evitare di uscire nelle ore più calde della giornata (tra le 12.00 e le 17.00), preferire luoghi ombreggiati e ventilati dove portare i bambini, evitare gli sbalzi climatici, passare da un ambiente caldo a uno troppo freddo può infatti aggravare la sintomatologia respiratoria, bere almeno due litri di acqua al giorno, consumare molta frutta e verdura durante la giornata. Soprattutto bisogna continuare la cura anche d’estate. Un aiuto arriva dall’aerosolterapia e dai dispositivi per la terapia inalatoria: dispositivi “trasportabili” (spray nasali predosati e inalatori a polvere secca) che permettono di seguire le cure prescritte dal medico per via inalatoria di broncodilatatori e cortisonici, che sono la terapia d’elezione. Grandi e piccini possono godere dell’estate sapendo che le terapie aerosol per il controllo degli attacchi acuti e della malattia, devono e possono essere seguite anche durante l’estate portando con sé i dispositivi corretti e adatti anche in tempi di pandemia”.