Il condizionatore va sanificato per non rischiare il Covid-19? La risposta è: sì, il va sanificato per ridurre il rischio. È questo il nuovo aggiornamento della rubrica “Dottore ma è vero che…” della Fnomceo, la Federazione nazionale degli ordini dei medici.
“Negli ambienti confinati aperti al pubblico, seguire le norme di distanziamento e usare tutti la mascherina è doveroso, ma al contempo non possiamo trascorrere i prossimi mesi estivi soffrendo il caldo nelle nostre case o sul posto di lavoro. È quindi necessario seguire poche semplici regole che ci consentano di usare i nostri impianti in sicurezza”, spiega Alessandro Miani presidente della Sima, Società italiana di medicina ambientale. La pulizia dei filtri, il controllo della batteria e delle bacinelle di raccolta della condensa possono contribuire a rendere più sicuri gli edifici riducendo la trasmissione delle malattie, compresa la Covid-19.
Non si stratta, comunque, di una novità dal momento che anche a prescindere dalla Covid-19, oggi sappiamo che la qualità del nostro ambiente indoor influenza il nostro stato di salute. Per questo, preservare la qualità del nostro ambiente è parte integrante dei piani e dei programmi di sanità pubblica.
Alessandro Volpi, esperto Sima di gestione e manutenzione impianti di trattamento aria, consiglia: “In questo particolare momento di criticità dovuta alla pandemia da Covid-19, ritengo opportuno suggerire a utenti, gestori e manutentori di impianti di climatizzazione, più o meno complessi, di effettuare tutti gli interventi preventivi utili a ridurre il rischio correlato a una non adeguata sanificazione e pulizia degli impianti prima del loro uso”. A questo proposito, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha riportato una serie di indicazioni su come pulire correttamente i diversi tipi di condizionatore:
- Prima di utilizzare i prodotti per la pulizia leggi attentamente le istruzioni e rispetta i dosaggi d’uso raccomandati sulle confezioni.
- Pulisci i diversi ambienti, materiali e arredi utilizzando acqua e sapone e/o alcol etilico al 75% e/o ipoclorito di sodio al 0,5%. In tutti i casi le pulizie devono essere eseguite con guanti e/o dispositivi di protezione individuale.
- Non miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti candeggina o ammoniaca con altri prodotti.
- Sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia e la sanificazione, arieggia gli ambienti.
La nuova scheda integrale di Dottoremaeveroche, il sito della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo) per una corretta informazione sulla salute.
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Sicuramente è utile sempre garantire un buon ricambio dell’aria in tutti gli ambienti domestici, in maniera naturale, aprendo le finestre e i balconi con maggiore frequenza, come misura precauzionale per aumentare il livello di aria fresca all’interno. L’aumento del ricambio dell’aria di tipo manuale, a prescindere dall’emergenza Covid-19, aiuta a ridurre la presenza di inquinanti nell’aria riducendo il rischio per le persone che soggiornano in ambienti chiusi.
Infine, nel caso in cui si abbiano in casa degli impianti autonomi fissi di riscaldamento/raffreddamento o climatizzatori portatili che non forniscono nuova aria esterna ma utilizzano con il ricircolo sempre la stessa aria, è preferibile aprire durante l’utilizzo finestre e balconi per pochi minuti più volte al giorno. In sintesi, durante l’utilizzo è bene:
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Evitare che l’aria diventi troppo secca perché la secchezza delle mucose nasali aumenta negli anziani il rischio di contrarre infezioni respiratorie.
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Cercare di mantenere la temperatura ideale per il benessere fisiologico, compresa tra i 24 e i 26°C.
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Pulire i condizionatori circa una volta al mese, in base alle indicazioni fornite dal produttore, e a impianto fermo. Le prese e le griglie di ventilazione, invece, vanno pulite con panni in microfibra inumiditi con acqua e con i comuni saponi, oppure con una soluzione di alcool etilico.
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Aprire regolarmente i balconi e le finestre per aumentare il ricambio d’aria, diminuire gli inquinanti nell’aria e ridurre gli odori.