Latte materno fa rima con bambini sani: lo stretto contatto con la madre e un’offerta di sostanze nutritive e protettive su misura per le esigenze individuali del bambino danno un contributo decisivo ad una vita sana anche per i bambini nati pretermine. Si è conclusa da poco a Berlino l’11ma edizione del Simposio Internazionale sull’allattamento al seno e la lattazione organizzato da Medela che il prossimo anno si terrà in Italia, a Firenze, il 7 e l’8 aprile 2017. Quattrocento partecipanti provenienti da 41 paesi di ogni parte del mondo e 9 scienziati hanno discusso per due giorni sui risultati delle più recenti ricerche scientifiche relative al latte materno e sull’applicazione delle scoperte nella pratica clinica.
Fondamentale per la prevenzione di malattie croniche
La gravidanza e i primi anni di vita – ha spiegato Donna Geddes, della University of Western Australia di Perth – sono di importanza chiave per la prevenzione di malattie croniche non trasmissibili in fasi successive della vita. I bambini allattati al seno hanno un rischio minimo di sviluppare una sindrome metabolica nel corso della vita, che a sua volta aumenta la probabilità dell’insorgenza del diabete e di malattie cardiovascolari. Inoltre il latte materno influisce positivamente sullo sviluppo cerebrale, sulla densità ossea e sulla fertilità e riduce la possibilità della comparsa di allergie.
Perché alcune donne non riescono ad allattare?
La mastite è una delle ragioni principali per cui le donne smettono prematuramente di allattare al seno i propri bambini. Il Professor Juan Miguel Rodriguez, dell’Università Complutense di Madrid, Spagna, ha spiegato il ruolo che i cambiamenti della colonia microbica del seno svolgono in varie forme di mastite. Una forma subacuta della malattia è molto più comune della mastite acuta. Essa provoca dolore durante l’allattamento al seno, in quanto i dotti lattiferi sono colonizzati e ristretti da agenti patogeni, ma non è accompagnata dai sintomi tipici della mastite acuta. Per la diagnosi e il trattamento mirato della malattia si dovrebbe perciò ricorrere ad una coltura batterica che chiarisca quali sono i batteri presenti e le eventuali resistenze agli antibiotici che possono essere presenti. L’uso di probiotici può rappresentare un nuovo approccio al trattamento, in quanto certi lattobacilli e bifidobatteri possono aiutare a prevenire e trattare la mastite.
Allattamento al seno ed emergenze umanitarie
Di allattamento al seno ed emergenze umanitarie si è discusso recentemente a Roma dove l’ospedale Bambino Gesù ha sintetizzato in 10 punti le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e l’Infant feeding in emergencies (Ife) rivolte agli operatori sanitari che verranno chiamati ad agire nell’emergenza e nella post-emergenza umanitaria. Fra le priorità c’è quella di allattare al seno, incoraggiare l’uso di cibi locali, favorire la relazione madre- figlio. Ecco le 10 raccomandazioni
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