Francia, troppi pesticidi: sotto accusa l’acqua di rubinetto

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Atrazina, simazina, alachlore, metolaclor, axadixyl e in generale erbicidi: nel 78% dei campioni di acqua di rubinetto analizzata in Francia sono state trovate tracce di pesticidi considerati perturbatori endocrini o tossici per la riproduzione. Parliamo di sostanze capaci di causare danni alla salute umana già a basse dosi.

Il quadro emerge dal report pubblicato oggi dalla Ong Générations futuresPesticidi che alterano il sistema endocrino, agenti cancerogeni mutageni e reprotossici nell’acqua del rubinetto in Francia nel 2019 – che ha fatto molto discutere anche perché l’associazione ha spulciato le analisi condotte dalle autorità sanitarie francesi – e pubblicate sul sito del ministero della Salute – su oltre oltre 273.000 campioni. La Ong si è presa la briga di identificare gli effetti sulla salute dei pesticidi rilevati: interferenti endocrini, reprotossici, mutageni e cancerogeni.

I risultati? Allarmanti: “I dati – si legge in una nota di Générations futures – da mostrano chiaramente che i pesticidi si trovano frequentemente nell’acqua del rubinetto in Francia (nel 35,6% delle analisi) e che tra i residui trovati, reprotossici e interferenti endocrini rappresentano più di tre quarti di quantificazioni individuali dei pesticidi”.

Nel dettaglio, fitofarmaci sospettati o certi di essere interferenti endocrini sono state rilevati in più della metà dei campioni mentre le sostanze tossiche per la riproduzione nel 38% dei casi. “Dato il potenziale di azione a basso dosaggio a lungo termine degli interferenti endocrini, Générations Futures ritiene preoccupanti questi dati poiché attestano la continua esposizione a basse dosi di questi perturbatori endocrini attraverso l’acqua potabile. Chiediamo quindi al governo di applicare finalmente una politica efficace per rimuovere rapidamente i più dannosi e ridurre l’uso dei pesticidi“.