No a saune e trattamenti viso col vapore, la “Fase 2” dei centri benessere

Nell’attesa che il governo dia il via libera all’apertura di parrucchieri ed estetiste (l’ultimo dpcm fissa l’apertura al 1 giugno ma molto probabilmente questa verrà anticipata al 18 maggio) l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) ha pubblicato un documento che elenca le linee guida per la riapertura di parrucchieri ed estetisti: si tratta, come specifica lo stesso istituto, di un documento non obbligatorio perché dovrà essere il governo a fissare le regole che questi negozi dovranno rispettare per garantire a dipendenti e clienti di lavorare in sicurezza. Tuttavia, si può ragionevolmente pensare che il governo prenderà spunto da questo documento.

Estetiste

Le linee guida, approvate dal Comitato Tecnico Scientifico, dopo aver analizzato il contesto del settore dei servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici, si focalizzano sulle ipotesi di misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, nonché su semplici regole per l’utenza per il contenimento della diffusione del contagio nei settori suddetti. E per questo vengono distinte le attività di parrucchiere da quelle di estetista: queste ultime, infatti, già normalmente prevedono un grado di igiene più elevato e, di conseguenza, le misure anti-CoVid che dovranno mettere in atto sono minori. Innanzitutto, l’Inail specifica che “non potranno mai essere utilizzate saune, bagni turchi e vasche idromassaggio” e allo stesso modo i “trattamenti del viso che implicano l’uso di vapore devono, se possibile, essere sostituiti da alternative oppure potranno essere effettuati solo in locali fisicamente separati, che devono essere arieggiati al termine di ogni prestazione”. Inoltre:

  1. Durante i trattamenti estetici, i pannelli della cabina dovranno essere chiusi.
  2. Al termine di ciascuna sessione vanno rimossi, con i guanti, le pellicole, i lenzuolini monouso e quant’altro sia stato utilizzato per il trattamento.
  3. Pulire e disinfettare scrupolosamente tutte le super ci della cabina estetica all’uscita di ogni cliente utilizzando disinfettanti idroalcolici o a base di cloro secondo le indicazioni fornite dalle circolari del Ministero della Salute e dal Rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020, con particolare attenzione a tutte le apparecchiature e strumenti e a tutte le super ci con cui il cliente è venuto in contatto.
  4. Prima di far entrare il cliente successivo, bisogna garantire il ricambio di aria nella cabina il più possibile in modo naturale aprendo le nestre, oppure meccanicamente.

Barbieri e parrucchieri

L’Inail suggerisce che per consentire alle attività di barbieri e parrucchieri di ridurre il numero di clienti serviti in contemporanea sia consentito loro di tenere aperto nei giorni normalmente dedicati al riposo settimanale, e di estendere gli orari di apertura. Consiglia poi di organizzare appositamente la fase di prenotazione dei trattamenti tenendo conto dei tempi che richiedono, in modo da evitare l’affollamento dei clienti in attesa.

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Il documento spiega poi che tutti i servizi dovranno essere offerti su prenotazione, e che i clienti dovranno indossare la mascherina sempre, a parte quando questo rende impossibile il servizio, tipo il taglio della barba. Le mantelle e gli asciugamani dovranno essere monouso, o in alternativa lavati a 60°C per 30 minuti ogni volta. Tra l’utilizzo e il lavaggio andranno conservati in sacchi di plastica. I trattamenti dovranno essere forniti mantenendosi il più possibile alle spalle del cliente.

Oltre a mettere a disposizione flaconi di sostanze igienizzanti all’ingresso, i parrucchieri dovranno «sanificare dopo ogni trattamento l’area di lavoro e gli strumenti utilizzati», e disinfettare di frequente le superfici comuni. Dovranno essere messi nei locali anche raccoglitori chiusi per i rifiuti.

I clienti poi dovranno essere istruiti a «osservare le misure di igiene personale (ad es. lavaggio della barba)» in anticipo. Dovranno poi entrare nel locale da soli, salvo nei casi in cui abbiano bisogno di assistenza, e dovrà essere fornito loro all’ingresso un sacchetto in cui mettere gli effetti personali. Andranno preferiti i pagamenti elettronici rispetto a quelli in contanti.

Un’altra proposta del documento è di riorganizzare gli spazi in modo da dedicare le aree che servivano per l’attesa dei clienti alle «fasi di attesa tecnica (ad es. tempo di posa del colore)», aggiungendo che «potranno essere utilizzate» barriere che separino le aree o le postazioni, «in particolare per le aree lavaggio». La distanza tra le postazioni dovrà essere di almeno due metri, dovrà essere garantita una turnazione dei dipendenti e limitata la presenza di persone non strettamente necessarie nel locale. Quando possibile, poi, si dovrebbe lavorare con le porte del locale aperte, e andranno eliminate le riviste o gli altri oggetti che possono essere toccati da molte persone.