Da lunedì 4 maggio, l’inizio della Fase 2, saranno distribuite 4 milioni di mascherine chirurgiche al giorno gratuitamente al personale sanitario, forze dell’ordine, pazienti ricoverati nelle Rsa e agli addetti ai trasporti e, in oltre 50mila punti vendita, le protezioni usa-e-getta costeranno 50 centesimi più Iva, ovvero 61 centesimi. Lo ha spiegato Domenico Arcuri, il commissario staordinario all’emergenza Covid-19, in conferenza stampa: “La speculazione è finita e i cittadini pagheranno un prezzo giusto. Abbiamo fatto un accordo con le farmacie, parafarmacie, Confcommercio, Federdistribuzione, Conad e Coop per vendere le mascherine chirurgiche al prezzo massimo di vendita previsto dall’ordinanza 11/2020 emanata domenica 26 aprile. Nessuno avrà a rimetterci perché abbiamo stabilito meccanismo per ristorare singoli produttori e distributori: sulla salute non si specula e tutti gaudagneranno il giusto“.
Il meccanismo di “ristoro” prevede che al farmacista o al supermercato che avesse acquistato a un prezzo maggiore le mascherine gli verrà “garantito un ristoro e una fornitura aggiuntiva tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singolo dispositivo, al di sotto del prezzo massimo deciso dal governo”. La Coop, ha spiegato il commissario Arcuri ringraziandola pubblicamente, ha deciso di rinunciare al ristoro economico previsto.
E per chi venderà a un prezzo maggiore sono previste sanzioni? “Nessuna sanzione al momento perché non ho potere di farlo tramite ordinanza“, ha risposto Arcuri aggiungendo: “Spero che governo e Parlamento possano presto chiarire anche questo aspetto per un corretto funzionamento del mercato”.
Da lunedì 5milioni di tamponi e via al test seriologici per 150mila
Il commissario all’emergenza Covid-19 ha poi aggiunto che sono stati acquistati 5 miloni di tamponi e che da lunedi partirà anche il test seriologico su 150mila italiani selezionati dal campione Istat e Inal: verranno contattati individualmente, si sottoporranno, se vorranno, alla prova gratuitamente e i risultati saranno anomimi.
Sempre per l’avvio della Fase 2, Arcuri ha spiegato: “Da lunedì distribuiremo gratuitamente per il tramite delle Regioni una quantità maggiore di dpi e non piu e non solo al sistema sanitario para sanitario e forze dell ordine ma anche per garantire tpl e servizi essenziali e per proteggere anche i cittadini Rsa spesso focolaio primario di contagio pubbliche e private”.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
I cittadini invece avranno due possibilità: l’acquisto al prezzo calmierato oppure l’utilizzo delle cosiddette mascherine di comunità, ovvero autoprodotte che potranno, in determinate condizioni, essere usate.
Quante mascherine produrrà l’Italia
Il commisario Arcuri ha auspicato che il prezzo massimo di vendita venga superato nelle prossime settimane quando “anche grazie alla nostra produzione il prezzo si andrà stabillizzando” e il mercato tornerà in equilibrio da solo.
Ecco il calendario della distribuizione gratuita delle mascherine chirurgiche spiegato dal commissario: da lunedì 4 milioni al giorno, entro il mese di maggio saranno portate fino a 12 milioni, a giugno fino a 18, a luglio-agosto fino a 25 milioni per arrivare a settembre fino a 30 milioni al giorno. Arcuri ha poi annunciato “abbiamo cominciato a pensare a mascherine per bambini” e ha mostrato alcuni prototipi di protezione facciale per i più piccoli.
Sul fronte della produzione nazionale, invece, questo il cronoprogramma illustrato da Arcuri: “Tra 10 giorni comincia la produzione con le macchine realizzate in Italia grazie alla collaborazione di molte imprese del settore. A metà giugno produrremo 4 milioni al giorno, che a metà luglio saranno 25 milioni che arriveranno a 35 milioni ogni giorno ad agosto”.