Cominciano ad arrivare alcune buone notizie riguardo al coronavirus, o come ha stabilito l’Oms, Covid-19, nuovo nome ufficiale. L’Hubei, provincia epicentro dell’ epidemia del nuovo coronavirus, ha registrato ieri 94 morti e 1.068 casi aggiuntivi di infezione, questi ultimi sono lontani dal picco di oltre 3mila nuovi casi del 4 febbraio e rappresentano il numero più basso dai 1.347 casi del 31 gennaio. Anche il tasso di guarigione è salito al 10,6% dal 1,3% del 27 gennaio. Il picco, secondo gli esperti, potrebbe arrivare a fine febbraio. Intanto, il coronavirus supera la quota di 1.100 morti nel mondo, e i casi di contagio salgono a 44.200.
L’Oms: i calcoli dei contagi della Cina sono al ribasso
L’Oms intanto bacchetta la Cina: “Contrariamente a quello che dice l’Oms, ossia che i casi positivi sono quelli che sono risultati tali al test di laboratorio indipendentemente dalla sintomatologia – spiega al Messaggero, Walter Ricciardi, membro dell’executive board dell’Organizzazione mondiale della sanità – da due giorni invece i cinesi tendono a definire come positivi soltanto i casi sintomatici. Quindi, se una persona è positiva al test del laboratorio, ma non è sintomatico, lo considerano negativo. In questo modo si va ad allentare controllo e sorveglianza, facendo sembrare che i casi siano minori, mentre in realtà sono semplicemente casi definiti in modo diverso”.
18 mesi per il vaccino
Riguardo il vaccino, l’Oms prevede di averlo non prima di 18 mesi. Sulla Diamond Princess, la nave in quarantena davanti alle coste di Yokohama, i casi di infezione sono arrivati a 174. Tra loro un dipendente del ministero della Salute giapponese che stava conducendo un’ispezione, il che fa sorgere dei dubbi sulle misure precauzionali adottate da mascherine a guanti. Sulla nave anche 35 italiani, nessuno dei quali risulta infettato. Intanto il ministero della Salute italiana sui social chiarisce: gli antibiotici non servono contro il coronavirus.