I carabinieri del Nas hanno sequestrato 6mila cartoni per il trasporto delle pizze poiché a seguito di alcune analisi di laboratorio effettuate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, risultavano contenere una sostanza non autorizzata. Non sappiamo quale è la sostanza rinvenuta nei cartoni e non è escluso che potrebbe trattarsi di bisfenolo A, un composto di sintesi utilizzato nella produzione della plastica, diventato protagonista
delle cronache dai primi anni duemila, quando se ne è scoperta la capacità di interferente endocrino, in grado cioè di alterare lo sviluppo e l’equilibrio del sistema ormonale incidendo sulla fertilità . In parole povere capace di produrre anomalie riproduttive, cancro al seno e alla prostata, diabete e malattie cardiache. Lunghi anni di allarmi – per lo più inaspettati – e poi finalmente la decisione, nel 2011 di bandirlo dai biberon europei. Un bando che evidentemente non basta visto che lo ritroviamo nei cartoni della pizza, molto probabilmente deriva dal processo di riciclo della carta dove la questione relativa all’eventuale migrazione non è stata ancora affrontata.
Il risultato è che lo ritroviamo in 2 su 3 cartoni della pizza che abbiamo portato in laboratorio: le stesse analisi hanno evidenziato anche che la sostanza migra dal cartone all’alimento. Il sequestro di oggi non è il primo: dopo la nostra inchiesta – da cui ha anche preso le mosse un’inchiesta in molte Procure della Repubblica – sono stati già due i sequestri eseguiti dai Carabinieri del Nas nel corso dei quali sono stati sequestrati complessivamente circa 75mila contenitori: in quel caso i cartoni erano risultati privi delle previste indicazioni per la rintracciabilità .