Alitalia come – e forse peggio – di Tafazzi. Sulla nostra ex compagnia di bandiera, infatti, a detta dell’associazione dei consumatori Codici, in barba alle regole e alla sua origine, diventa sponsor dell’Italian Sounding, ossia dello sfruttamento di immagini e suggestioni italiane per vendere prodotti esteri.
“Sui velivoli Alitalia circola la rivista ‘Griffair’ che propone una carrellata di articoli di ogni genere e provenienza”, spiega l’associazione dei consumatori, “ma c’è una sezione alimentare che dovrebbe proporre le eccellenze del ‘Made in Italy’ … e lì troviamo l’amara sorpresa… sulla Inflight shopping guide numero 18, anno 2, relativa all’autunno-inverno 2015 è pubblicizzata una scatola di cioccolatini “Italia”, realizzata da Godiva (Belgium 1926), al prezzo di 19 euro”.
Controlliamo e sulla foto illustrativa del prodotto troneggiano Colosseo, Gondole e Torre di Pisa … il delizioso souvenir dell’Italia, contiene nientemeno che dei finissimi cioccolatini belgi! ma chiunque potrebbe tranquillamente pensare vedendoli che si tratti di un prodotto italiano ed acquistarlo con questa convinzione…
“Inaudito, non dobbiamo cercare solo all’estero aziende che utilizzano l’assonanza o le immagini del Made in Italy per vendere i loro prodotti spacciandoli per Italiani, adesso ci raggiriamo anche da soli!” commenta Ivano Giacomelli segretario nazionale di Codici, aggiungendo “Manderemo una diffida ad Alitalia in merito all’accaduto, un fenomeno del genere va fermato, specialmente se parte proprio da ‘casa nostra’!”