“Gli Stati Uniti hanno delineato i propri obiettivi per un accordo commerciale post-Brexit con il Regno Unito, chiedendo un maggiore accesso ai mercati alimentari dove prodotti come il pollo al cloro o la carne bovina alimentata con ormoni sono attualmente vietati dalle norme della Ue”. A lanciare l’allarme è il The Guardian, il prestigioso quotidiano britannico che stamane ha pubblicato un articolo in cui si precisa: “L’amministrazione Trump sta cercando di eliminare o ridurre le barriere per i prodotti agricoli statunitensi e garantire un accesso esente da dazi per i beni industriali. I requisiti di massima sono stati pubblicati dall’ufficio del rappresentante commerciale statunitense, guidato da Robert Lighthizer, come richiesto dal Congresso. L’ufficio ha spiegato che cercava ‘un accesso completo al mercato per i prodotti agricoli statunitensi nel Regno Unito'”.
Frontiera irlandese a rischio
Il quotidiano mette in evidenza anche un rischio potenziale per la stessa Unione europea: “Un cambiamento negli standard alimentari dopo la Brexit avrebbe conseguenze per una frontiera aperta come quella con l’Irlanda poiché alimenterebbe i timori che le merci vietate possano penetrare nella catena alimentare attraverso la produzione transfrontaliera di carne e prodotti lattiero-caseari”
Oltre alle differenze di regolazione in relazione all’uso del cloro per lavare e “disinfettare” il pollo, all’uso degli ormoni nelgli allevamenti del bestiame e di pesticidi attualmente vietati nella Ue, “i funzionari statunitensi hanno anche recentemente parlato di superare barriere nella produzione di carne suina“.