Il Test, nel numero di dicembre in edicola, ha messo a confronto 10 pizzette surgelate Margherita dei marchi più diffusi sul mercato, tra cui quelli della grande distribuzione come Coop e Carrefour, e quelli di famose aziende come Buitoni e Cameo.
La domanda che ci siamo posti è: la pizza è un cibo molto amato dai bambini, ma è anche una merenda sana?
A rispondere al quesito è Giusi D’Urso, biologa nutrizionista, autrice del libro per bambini e ragazzi Conosci il tuo cibo (Edizioni ETS). “Come nutrizionista mi sento dire troppo spesso dai genitori che acquistano alimenti per i propri figli dei quali non sanno assolutamente nulla. Nel caso delle mini pizze, ad esempio, non è possibile capire quale farina, olio, mozzarella, pomodori o lievito sono stati realmente utilizzati. Senza contare il fatto che si tratta di alimenti surgelati, per i quali non è possibile escludere con assoluta certezza se è stata rispettata appieno la catena del freddo. Poiché si tratta di alimenti destinati a bambini anche molto piccoli, si tratta di dubbi che meriterebbero un’attenta valutazione”.
E per ciò che riguarda i problemi di sovrappeso e obesità?
Secondo i dati di Okkio alla Salute 2014 – il sistema di sorveglianza promosso dal ministero della Salute – nel nostro paese i bambini in sovrappeso sono il 20,9%, mentre quelli obesi rappresentano il 9,8% del totale, sia a causa di scorrette abitudini alimentari, sia per mancanza di adeguata attività fisica. Non solo. In occasione dell’ultima edizione dell’Obesity Day, tenutasi come ogni anno il 10 ottobre, è emerso che la maggioranza delle persone obese o in sovrappeso è già a conoscenza delle sane abitudini alimentari eppure non le attua, al pari dei genitori di bambini interessati. “Proprio per questa ragione – prosegue Giusi D’Urso – si dovrebbe acquisire maggiore consapevolezza circa l’alimentazione dei propri figli. Molto dipende ovviamente dalle quantità ma in generale una pizza, può essere considerata un pasto completo: è bene quindi non consumarla quotidianamente, soprattutto a merenda, alternandola con spuntini a base di yogurt e frutta. Se un bambino la mattina e a pranzo si alimenta in modo adeguato, le quantità di nutrienti di una mini pizza potrebbero risultare eccessive, soprattutto se non ci si limita a una sola porzione”.
Da valutare è anche la quantità di sale: nelle pizze prese in esame dal Test, si va da 1,1 a 1,6 grammi. Come regolarsi?
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“Per gli adulti – conclude Giusi D’Urso – l’Oms raccomanda un consumo giornaliero pro capite di sale inferiore a 5 grammi, limite che cala sensibilmente nel caso di bambini. Vista l’eccessiva presenza di sale nelle pizze surgelate è dunque opportuno, ancora una volta, evitare di eccedere nel loro consumo”.