Finalmente l’Autorità garante delle comunicazioni lancia un segnale a Tim affiché dismetta l’odiosa pratica di Tim One Prime go, il piano tariffario base a pagamento, troppo spesso attivato all’insaputa dei clienti, come più volte denunciato dal Salvagente (nel dicembre 2017 un nostro servizio denunciava la pratica)- Adesso l’Agcom annuncia una sanzione di 1 milione e 160mila euro (il massimo possibile) nei confronti di Tim, diffindandola “dall’intraprendere ogni attività e/o comportamento in violazione delle disposizioni richiamate e, in particolare, dall’addebitare qualsivoglia costo correlato alle richieste di passaggio avanzate dai clienti verso tutti i piani base con tariffazione a consumo e senza costi fissi.
Costi di disdetta
Questo è infatti uno dei passaggi maggiormente criticati dai clienti Tim, che – secondo quanto ricostruito dalle segnalazioni ricevute a partire dall’agosto 2017 – lamentavano “la mancata possibilità di passare gratuitamente dal piano tariffario di base denominato “TIM One Prime Go” (il quale prevede, indipendentemente dal traffico a consumo sviluppato, un costo fisso settimanale pari a 0,49 cent/€) ad altro piano tariffario di base a consumo senza costi fissi”. In particolare, i segnalanti hanno evidenziato che il gestore ha automaticamente attivato, senza alcuna preventiva informativa contrattuale anche in merito a eventuali piani alternativi, il profilo tariffario “TIM One Prime Go” per coloro che hanno aderito a offerte specifiche (quali ad esempio l’offerta di win back denominata “TIM Ten Go”), ovvero acquistato una nuova SIM card, e successivamente ha chiesto un importo pari ad euro 3,00 per effettuare il passaggio verso il piano base a consumo senza costi fissi denominato “TIM Base New”.
Mancanza di trasparenza
Ad aggravare la condotta di Tim, secondo il regolatore, il fatto che ha mostrato “in relazione alla trasparenza e pubblicità delle offerte commerciali, un livello di diligenza inadeguato che ha generato una scarsa informativa per gli utenti”. Inoltre a seguito dell’avvio del procedimento sanzionatorio, Tim “ha unicamente integrato il prospetto tariffario relativo al piano base “TIM One Prime Go”, ma non ha modificato in maniera adeguata la scheda web riferita al piano “TIM Base New” che tuttora presenta informazioni poco chiare in ordine alla definitiva abolizione del costo previsto per i passaggi richiesti dagli utenti già clienti né ha tempestivamente informato gli utenti già interessati dall’ingiustificato addebito connesso alle variazioni richieste ai fini di un opportuno rimborso delle somme corrisposte”. Si spera che la multa serva a far cambiare politica a Tim, anche se va detto, considerando il numero di sim attive della società in Italia (30 milioni), rispetto ai soldi fatturati con costi nascosti come questo, la sanzione appare poco più che un buffetto.