Aveva semplicemente richiesto la linea Adsl sulla sua utenza telefonica. E invece Tim, ha pensato bene di “appipparle” la fibra. E così un’utente assistita da Konsumer Italia invece di pagare 29,90 euro al mese ne pagava di più. La scoperta però l’ha fatta solo dopo la richiesta di Tim di un aumento del canone mensile di 10 euro e successivamente, non appena richiesto il ripristino della linea Adsl, ha subito la disattivazione dell’utenza. Non solo: a saldo della disattivazione, la compagnia richiedeva il pagamento di 129 euro. Morale: da un giorno all’altro l’utente si è trovata privata sia della linea telefonica che del collegamento ad internet, con tanto di lettere di intimazione al pagamento della “penale”.
Konsumer Italia ha portato il fornitore di fronte al Corecom del Lazio che ha riconosciuto il danno subito dall’utente e ha condannato Tim al pagamento di un indennizzo di 500 euro. “Questo modo di operare stravolge completamente i canoni di correttezza contrattuale ed assimila il comportamento della Tim ad una evidente pratica commerciale scorretta” ha commentato l’avvocato Maria Antonietta Cenciarelli, responsabile Konsumer Rieti.