Caro Salvagente, a maggio avevo attivato nuova linea con Tim ma non mi era stato consegnato il modem. Dopo varie telefonate, passati due mesi mi era stato consigliato da un operatore tim di comprarmi un modem e mandare raccomandata e revisionare il mio abbonamento senza modem..
Dopo qualche giorno mi chiama tim per offrirmi nuovo piano tariffario dicendo che prima avevo fatto tim smart fibra inutilmente perchè a casa mia fibra non arriva e arriva solo 7 mega. Accetto ma il giorno dopo mi chiama la tim dicendo che attivando il nuovo piano tariffario avrei pagato 150 euro per la disdetta del precedente.
Inutile dire che rifiuto e chiedo di tenermi il vecchio contratto. A settembre mi chiama di nuovo Tim dicendo che avrei dovuto attendere il modem e che l’operatore che mi aveva consigliato di comprare un altro apparecchio (pagato 60 euro) aveva sbagliato…
Cosa debbo fare? Pagare senza fiatare anche le bollette che mi sono arrivate nel frattempo?
Katia Cesaro
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Cara Katia, se non fosse che il girone infernale in cui è piombata attivando la linea Tim è di quelli che fanno davvero arrabbiare, ci sarebbe da ridere. Abbiamo girato la sua segnalazione a Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia. Vediamo cosa ci ha risposto.
La faccenda è alquanto ingarbugliata, quindi andiamo per ordine:
da come scrive la signora,dopo la firma del contratto Tim si accorge che al domicilio della lettrice non arriva la fibra e che quindi le hanno venduto un contratto materialmente non attivabile. Non è assolutamente corretto che dopo due mesi venga fuori la vera motivazione del ritardo: il cliente deve essere tempestivamente informato della fattibilità del contratto che ha sottoscritto, anche perché questo viene stabilito da Tim stessa nelle sue condizioni contrattuali.
Oltre al danno anche la beffa, per liberarsi di questo contratto con una pseudo fibra, perché nella pratica non l’avrebbe mai avuta, e stipulare un contratto con linea dati adsl, le viene detto che deve pagare la penale per la cessazione del primo contratto…
Non contenti non le mandano comunque il modem e quando la signora contesta tale situazione, le rispondono che le fatture sono corrette, che deve pagarle…
Forse Tim, o i suoi operatori, non hanno considerato un fatto fondamentale: la signora Cesaro sta pagando per un servizio che non ha, sta pagando per un’offerta commerciale che non poteva tecnicamente essere fornita: in sostanza paga un collegamento fibra ma, non ha la fibra, anzi non ha neanche il modem per poter utilizzare un qualsiasi collegamento dati.
Alla luce di ciò, le fatture che ha pagato non erano assolutamente dovute.
Purtroppo questo non è un caso isolato: il cliente richiede, meglio sottoscrive, un determinato contratto con determinate caratteristiche tecniche e relativa offerta commerciale ma si vede attivato qualcosa di diverso senza che gli venga comunicata l’impossibilità tecnica di attivare quanto sottoscritto.
In tal modo il cliente non può decidere se desistere dall’attivazione o essere consapevole che avrà un contratto diverso da quanto richiesto, perché pur di attivare un cliente in più, non si rispettano assolutamente le regole della trasparenza e della corretta comunicazione, meglio, le regole di una vendita corretta.
Suggerirei alla signora Katia, di contestare per iscritto, quindi di avviare apposita procedura, tutte le fatture che le sono arrivate, perché non corrispondono a quanto sottoscritto, chiedere contestualmente il rimborso di quanto pagato, perché non dovuto, considerando anche che non ha mai ricevuto il famoso modem.
Aggiungerei anche di richiedere un indennizzo per il ritardo subito, per il mancato rispetto degli oneri informativi, per la mancata comunicazione dell’impedimento  e per la mancata consegna del modem.